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Cronaca

Omicidio Alessandro Neri: rapina finita male o depistaggio?

Il giovane 29enne è stato ucciso a San Silvestro, e dunque il cadavere non è stato spostato. Mancano portafoglio, carta di credito ed una catena d'oro. Fondamentali i tabulati telefonici

Una rapina finita male o un depistaggio nel tentativo di ingannare gli inquirenti? Emergono nuovi particolari importanti in merito all'omicidio di Alessandro Neri, il 29enne di Spoltore trovato morto giovedì pomeriggio A San Silvestro, vicino al torrente Vallelunga. I rilievi dei carabinieri e l'esame sul corpo hanno infatti confermato che Alessandro è stato ucciso nel luogo dove è stato ritrovato, con un colpo frontale di pistola al petto.

LA RABBIA E IL DOLORE DELLA MADRE

Per ora, non si trovano il portafoglio del ragazzo, le carte di credito ed una collana d'oro che la madre è sicura Alessandro indossava al momento della scomparsa. Indizi che lascerebbero pensare ad una rapina finita male, ma anche ad un possibile tentativo di depistaggio.

Cruciale ora capire quando esattamente è morto Alessandro anche se da una prima ispezione dovrebbe essere stato ucciso lunedì notte. E se davvero la sua auto è arrivata davanti la pizzeria Maruzzella solo martedì notte o mercoledì mattina, è evidente che qualcuno (l'assassino o un eventuale complice) l'ha portata fin lì. Una decisione che potrebbe rivelarsi fatale in quanto la zona è coperta da diverse telecamere di videosorveglianza e dunque chi guidava l'auto potrebbe essere stati ripreso.

CHI HA UCCISO ALESSANDRO?

L'autopsia inoltre farà luce sulla questione dei lividi e segni sul volto di Alessandro, se si tratta di conseguenze di una colluttazione o di lesioni post mortem causate dalle intemperie o da qualche animale.

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