Occupata abusivamente una casa popolare in via Osento, protesta "Per una Nuova Rancitelli"
Stando a quanto è stato riferito al comitato, dell’accaduto sarebbe stato informato anche il magistrato di turno, che però "non avrebbe potuto disporre lo sgombero forzato: queste manifestazioni di illegalità vanno contrastate"
Oggi, 31 gennaio, in via Osento una decina di extracomunitari ha occupato un alloggio popolare. Ne dà notizia, in un comunicato, il comitato di quartiere "Per una Nuova Rancitelli", che interviene sull'episodio stigmatizzando "con forza quanto avvenuto" nella giornata odierna, anche perché il fatto si è verificato "nonostante le continue e reiterate segnalazioni dei residenti, in seguito alle quali gli agenti di polizia e i vigili urbani, arrivati sul posto, non sono riusciti a impedire l’occupazione".
Stando a quanto è stato riferito dai presenti al comitato, dell’accaduto sarebbe stato informato anche il magistrato di turno, che però "non avrebbe potuto disporre lo sgombero forzato in quanto gli occupanti hanno con sé cinque minori. Sta di fatto che i residenti della zona sono ora costretti a convivere con l’ennesima situazione di disagio dovuta alle occupazioni abusive, che in questa, come in altre zone di Rancitelli, continuano a verificarsi nonostante le promesse da parte dell’amministrazione comunale di un’azione più incisiva contro il fenomeno".
Un’azione che, secondo "Per una Nuova Rancitelli", in questo particolare momento storico "si rende ancora più necessaria, considerato l’aumento della povertà che rischia di rendere sempre più frequenti queste ed altre manifestazioni di illegalità, che vanno contrastate anche e soprattutto con iniziative più incisive nel settore dei servizi sociali", conclude il comitato.
Ad ogni modo, l'occupazione abusiva è poi terminata dopo l'interessamento del Comune di Pescara e, soprattutto, grazie all'impegno delle forze dell'ordine, che hanno ricevuto diverse sollecitazioni da parte dei cittadini. La questione è stata risolta in maniera molto semplice: gli occupanti, vista la presenza di minori, sono stati alla fine accompagnati in una struttura adeguata. Ma il problema resta, e non può certamente essere più ignorato.