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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

In arrivo multe per assembramento ai partecipanti al corteo funebre al porto per Mimmo Grosso

Per questo motivo le circa 100 persone che ieri hanno partecipato al corteo funebre al porto per l'addio a Mimmo Grosso sono state identificate e nei prossimi giorni saranno sanzionate per assembramento

Violazione dei divieti imposti del decreto del presidente del Consiglio per il Coronavirus.
Per questo motivo le circa 100 persone che ieri hanno partecipato al corteo funebre al porto per l'addio a Mimmo Grosso sono state identificate e nei prossimi giorni saranno sanzionate per assembramento. 

Già ieri in Questura sono stati visionati foto e video allo scopo di rintracciare tutti i partecipanti al saluto al "capitano" della marineria pescarese che hanno così violato l'attuale normativa in vigore per evitare il diffondersi del contagio da Covid-19 (Coronavirus).

Il sindaco Masci sul corteo funebre per Mimmo Grosso: "Nessuna autorizzazione, io ero solo di passaggio"

Il carro funebre si è fermato sia nella zona della Madonnina, dove era presente anche il sindaco Carlo Masci e poi al molo sud nei pressi dell'imbarcazione di Grosso, scomparso a 58 anni, prima della tumulazione in cimitero. Un ricordo fortemente voluto dai colleghi del mare che adesso avrà delle conseguenze. 

Medesima tipologia di addio era stata fatta nei giorni scorsi anche davanti all'ospedale per due operatori del 118 deceduti con il picchetto di decine di colleghi in strada.

Nella giornata di ieri, il segretario regionale di Sinistra Italiana, Daniele Licheri aveva sollevato il caso parlando di «legge non uguale per tutti. Con tutto il rispetto e dolore per un tremendo lutto ma questo non è possibile. È illegale e pericoloso un assembramento di questo genere. Quando poi il sindaco partecipa dimostra che purtroppo la legge non è uguale per tutti. Invece di criminalizzare il runner di oggi sulla spiaggia, che ha evidentemente sbagliato ma almeno non aveva partecipato a nessun assembramento, i miei concittadini dovrebbero chiedere conto a Carlo Masci che per l'ennesima volta dimostra tutta la sua inadeguatezza e il suo essere amico e sindaco di pochi e non di tutti. Rappresentare le istituzioni è una cosa seria. Condoglianze alle famiglie, a tutte, anche a quelle che da giorni contano i morti da casa perché gli è stato (giustamente) vietato di poter stare vicino ai propro cari sia negli ultimi momenti di vita che nella gestione della salma».

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