Movida in centro, residenti sul piede di guerra contro l'amministrazione comunale
La costituzione del comitato "Tranquillamente Battisti" vede circa 1300 sostenitori. Il loro portavoce, Federico Di Filippo, pone in evidenza le problematiche ancora irrisolte e che prossimamente verranno affrontate in tribunale
L'estate dei concerti, degli eventi e... degli schiamazzi. Così viene definita la stagione appena conclusa dai residenti del centro cittadino, in particolare l'area perimetrale che collega via De Amicis, via Cesare Battisti, via Piave e via Regina Margherita.
Rumori molesti che si sono protratti fino alle ore notturne, turbando il sonno di oltre 500 famiglie che dal 2015 stanno combattendo una dura lotta contro l'amministrazione guidata dal Sindaco Marco Alessandrini.
La zona pedonale che ruota attorno al vecchio mercato coperto è diventato il nuovo luogo di aggregazione dei giovani pescaresi, grazie all'apertura incondizionata di locali e wine bar che ospitano all'esterno delle varie attività di food & beverage migliaia di persone ogni sera.
La concentrazione di folla che transita nel quartiere residenziale più chic della città provoca inevitabilmente disagi e trambusti inaccettabili per coloro che abitano in quella zona. La costituzione di un comitato anti-movida, denominato "Tranquillamente Battisti", vede circa 1300 sostenitori, privati della quiete e della normale vivibilità. Il loro portavoce, Federico Di Filippo, pone in evidenza le problematiche ancora irrisolte e che prossimamente verranno affrontate in tribunale.
"Il prossimo 7 settembre ci sarà il dibattimento al TAR che riguarda le nostre dimostranze sulle violazioni dei limiti di tollerabilità del rumore antropico. Gli accertamenti effettuati dall'ARTA sulle valutazioni di impatto acustico ambientale hanno confermato il superamento dei livelli consentiti, a riprova dei rilievi che noi residenti abbiamo sostenuto a nostre spese qualche tempo fa. Quest'estate, esageratamente insopportabile a causa di ulteriori iniziative patrocinate dal Comune di Pescara, ha finito per esacerbare anche gli animi dei più pazienti, costretti a sopportare il continuo baccano che si protrae fino alle 3 del mattino".
Ma come ha reagito l'amministrazione comunale?
"Alle nostre vibranti proteste - prosegue Di Filippo - l'Ente pubblico ha risposto con la somministrazione limitata degli alcolici che però non si avvale di un controllo costante da parte dei vigili urbani, spesso assenti e impossibilitati a presidiare il quartiere. In aggiunta ha anche concesso l'allestimento del palco per lo svolgimento di tre concerti infrasettimanali del "Pescara Jazz". Seppur vero che gli eventi musicali sono terminati entro la mezzanotte, nessuno ha tenuto conto del fracasso provocato dalle operazioni di smontaggio delle strutture e dal deflusso graduale del pubblico, senza dimenticare le operazioni di pulizia effettuati dal servizio di nettezza urbana con le idropulitrici in azione nel cuore della notte".
C'è anche l'aspetto non trascurabile della sicurezza e dell'ordine pubblico. Atti di vandalismo e di inciviltà che si uniscono al pericolo causato dalle persone in evidente stato di ebbrezza. Situazione insostenibile che non si placherà nemmeno in inverno, quando tutti si riverseranno nella cosiddetta "zona mercato", non essendo più il lungomare ad attirare gente negli stabilimenti balneari. Il comitato ha comunque intenzione di proseguire con azioni legali per risolvere la questione nelle sedi più opportune.