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Cronaca Torre de' passeri

Lutto a Torre de' Passeri: morto l'ex imprenditore Quinto Cellini, 'papà' della discoteca Halley

Aveva 89 anni. Originario di Castiglione Messer Raimondo, cresciuto a Tocco da Casauria e figlio di cantonieri, ha da sempre nutrito una forte vocazione all'impresa

Funerali affollatissimi questa mattina nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Torre de' Passeri, per dare l'estremo saluto a Quinto Cellini, morto improvvisamente lo scorso 16 giugno. Cellini, 89 anni, ex imprenditore, era noto anche per avere dato i natali, a metà degli anni '80, alla storica discoteca Halley, meta di veri e propri pellegrinaggi del divertimento da tutta la costa centro adriatica e non solo. Importante per il territorio torrese anche l'esperienza dell'omonimo mobilificio, punto di riferimento del settore per gli anni '70 e '80 in tutta la val Pescara.

Dopo aver avuto notizia della scomparsa, tutto il paese si è recato a rendere omaggio alla moglie Angelina, ai figli Mauro, Oselito e Maria Antonietta, alla nuora Fausta e al genero Paolo, ai nipoti Olga, Andrea e Matteo. Adesso nonno Quinto è stato sepolto nella cappella della famgilia Cellini, nel cimitero di Tocco da Casauria, dove riposerà per sempre. 

Dal sud America ai mondiali dell'82 in furgone: la storia (da film) di nonno Quinto 

Originario di Castiglione Messer Raimondo, cresciuto a Tocco da Casauria e figlio di cantonieri, 'nonno Quinto' ha da sempre nutrito una forte vocazione all'impresa, iniziata come tanti abruzzesi da giovanissimo a soli 15 anni, con il difficile espatrio per cercare fortuna in sud America. Qui, in Venezuela, le prime esperienze lavorative nel settore edile insieme al fratello, per poi ritornare in patria una prima volta nei primi anni '60, e poi definitivamente, già sposato da anni con la moglie Angelina Di Felice. 

L'impronta professionale di Quinto Cellini negli anni si è impressa a Torre de' Passeri, con l'avvio del mobilificio di famiglia grazie anche ai risparmi messi da parte durante l'espatrio. L'azienda, una delle prime della val Pescara nel ramo, ha raggiunto il suo apice a metà anni ottanta, prima di essere travolta dalla crisi del settore e dall'arrivo dei prodotti low cost della grande distribuzione. Un lustro, quello del mobilificio Cellini, trasmesso anche alla locale squadra di calcio Torrese, di cui Quinto Cellini è stato presidente a metà degli anni '70. 

Qualche anno dopo una nuova esperienza imprenditoriale, con l'avvio per tutta la famiglia di quella che divenne poi la storica e all'epoca notissima discoteca Halley, una dance floor capace di attirare giovani e meno giovani da tutto il centro adriatico, dalle Marche fino al basso Chietino. Nell'82, poi, un'avventura letteralmente mondiale: con l'Italia in finale con la Germania in Spagna 1982, insieme a un gruppo di amici, Quinto Cellini ha puntato verso ovest, conducendo il camioncino dell'azienda fino al Bernabeu di Madrid per partecipare di persona a quella che sarebbe diventata la notte magica dell'Italia mondiale. Una scommessa vinta dopo le migliaia di km percorsi, non certo facili per le strade dell'epoca.

Ritiratosi dagli affari nei primi anni 2000 dopo una fase economica turbolenta, la vocazione all'impresa di nonno Quinto è stata colta dalla terzogenita Maria Antonietta e dal genero Paolo, che sin dal 1987 hanno avviato e portato pazientemente avanti il noto ristorante Marlon, tutt'ora uno dei punti di riferimento della ristorazione per tutta la provincia. 

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