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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Montesilvano

Morto costruttore Michele D'Andrea, il "padre" di Porto Allegro e dei palazzi sul lungomare

E' morto ad 88 anni, presso l'ospedale di Penne, Michele D'Andrea, costruttore che per primo riqualificò la zona del lungomare di Montesilvano, costruendo Porto Allegro e gran parte dei palazzi della zona

E' morto all'età di 88 anni il costruttore Michele D'Andrea. L'imprenditore si è spento presso l'Ospedale di Penne a seguito di alcune complicazioni per delle patologie che lo avevano colpito da tempo.

D'Andrea, molto conosciuto nel pescarese, può essere considerato il padre della riqualificazione della zona attorno al lungomare, in quanto assieme al figlio Alberto morto per un infarto a 46 anni, ha costruito Porto Allegro, il primo multisala della provincia di Pescara, una scommessa che ha ampiamente vinto considerando il successo avuto dalla struttura.

D'Andrea inoltre, ha investito sulla bonifica e riqualificazione della zona dove ora sorgono decine di palazzi e complessi residenziali. Ecco il ricordo di Renzo Gallerati, ex sindaco di Montesilvano: "Don" Michele D'Andrea, a differenza di primordiali operatori economici del primo novecento montesilvanese, intuì meglio e più concretamente le opportunità di
sviluppo socio-economico del litorale nord della provincia pescarese e diversi altri siti limitrofi.
Focalizzò, con importanti momenti culturali di confronto pubblico, le caratteristiche di belle e più ricercate città europee calandole nel "tessuto" del medio adriatico abruzzese.
Per comprendere in toto ciò che in moltissimi gli devono, occorrerà sempre far memoria viva dello stato in cui versavano certe aree in zona del primo polo alberghiero regionale (superfici di vero, futuribile pregio, per sua iniziativa intelligentemente acquisite da antiche famiglie della tradizione agro-latifondista locale): un vero degrado sociale ed abbandono non più tollerabili.
Con Michele, l'indimenticato Alberto e gli storici amici/collaboratori d'impresa, ho partecipato ad ogni positivo momento di riflessione sulle prospettive urbanistiche di tale ambito metropolitano; ho sempre avuto la contezza dello spessore umano, culturale e imprendidoriale della Persona.
Una di quelle sempre pronte a sostenere sfide, a colmare lacune; volendo scrutare l'infinito orizzonte della conoscenza esigente, dell'approfondimento introspettivo.
In momenti come questo, la retorica può farla da padrona.
Michele D'Andrea, pescarese dell'area vasta d'adozione, merita non solo d'essere ricordato come "costruttore"; gli spetta il titolo di sensibile progettista di futuro!
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