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Cronaca

Morte Piermario Morosini, polemiche da Zeman

Il tecnico biancazzurro, dopo tre giorni di silenzio dopo lo shock per la morte di Morosini, torna a parlare e lo fa senza peli sulla lingua, polemizzando sul fatto che il Pescara, il giorno dopo la morte di Francesco Mancini, ha dovuto giocare

Zeman rompe il silenzio e decide di tornare a parlare dopo la morte di Piermario Morosini.

Il tecnico boemo, intervenuto ad un convegno sulla legalità ad Ortona, ha polemizzato sulla decisione della Lega di far giocare comunque la partita del Pescara contro il Bari, il giorno dopo la morte di Franco Mancini, collaboratore e preparatore dei portieri, mentre per Morosini si è giustamente deciso di sospendere le partite.

"Si possono accomunare, anche se c'era un pò di differenza di età, ma mi dispiace che sono state trattate diversamente. Sono tragedie che accadono nel calcio come nella vita. Sono vicino ai giocatori del Livorno per un dolore grandissimo. Li capisco perchè noi con Mancini abbiamo vissuto lo stesso dolore" ha detto Zeman che quindi ribadisce che la gara contro il Bari doveva essere rinviata.

"Ci sono delle regole e bisogna rispettarle. Poi ripeto, noi eravamo in condizioni peggiori dopo la morte di Mancini, ma abbiamo giocato dopo un giorno" ha aggiunto il tecnico.

Daniele Sebastiani, Amministratore Delegato del Pescara, se la prende invece con la stampa, in particolare quella nazionale, parlando di sciacallaggio mediatico e di accuse ingiuste verso Pescara e la società.

"Credo di poter dire e ribadire che sia stato fatto tutto il possibile per salvare Piermario Morosini. I soccorsi sono stati tempestivi, e in campo c'erano tre medici dopo un attimo, come il nostro medico sociale, quello del Livorno e il professor Paloscia" ha detto Sebastiani dichiarando che a suo modo di vedere è stato fatto tutto il possibile.

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