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Cronaca Fontanelle

Morte Anna Maria Mancini nel sottopasso: 4 indagati

La Procura di Pescara ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta riguardante la morte di Anna Maria Mancini, avvenuta nel sottopasso di Fontanelle nel dicembre 2013

Sono accuse gravi quelle della Procura nei confronti dei quattro indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Anna Maria Mancini, la donna di 57 anni affogata nel sottopasso di Fontanelle il 2 dicembre 2013.

Gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati Lucia Pepe, legale rappresentante dell’impresa Eredi Pepe Salvatore che installò le pompe di sollevamento nel sottopasso, Giuliano Rossi direttore dei lavori, Raffaele Bello come responsabile del cantiere e Mario Fioretti, colonnello della Municipale responsabile della sicurezza stradale.

Come si legge su Il Centro, per tutti l'accusa è di omicidio colposo, mentre per tre di loro è di falso. Secondo il Pm Santoro, l'impresa che eseguì i lavori per l'installazione delle elettropompe, montò dei dispositivi di portata nettamente inferiore rispetto a quella richiesta, ed il direttore dei lavori e il responsabile di cantiere firmarono autorizzazioni di fatto false, che certificavano la perfetta congruenza fra i lavori eseguiti ed il progetto iniziale.

Proprio l'inefficacia delle pompe durante la fase di maltempo, portò all'allagamento del sottopasso dove la donna finì con la sua auto e morì affogata all'alba del 2 dicembre, quando si stava recando dai genitori che l'avevano chiamata in quanto la loro abitazione si stava allagando.

In realtà, in molti sostengono che il mancato funzionamento delle pompe era ormai un fatto conosciuto da tutti i residenti in zona.

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