Morta in Scozia per un aneurisma giovane ricercatrice pescarese: la salma rientra a Pescara
Aveva 47 anni e si chiamava Stefania Spanò, la ricercatrice e scienziata morta improvvisamente per un aneurisma cerebrale in Scozia, dove lavorava all'università di Aberdeen
Rientrerà oggi a Pescara la salma di Stefania Spanò, 47enne pescarese ricercatrice in microbiologia ed immunologia all'università di Aberdeen in Scozia morta improvvisamente per un aneurisma cerebrale il 3 settembre scorso. La donna, nata in Molise ma vissuta fin da piccola a Pescara dove si è diplomata al Liceo Classico, dirigeva un centro universitario da lei stessa fondato per le ricerche dei batteri e le infezioni sull'uomo ottenuto grazie ad un finanziamento Erc. Nella sua carriera di studi ha vissuto anche per nove anni negli Stati Uniti dove ha lavorato e studiato alla Yale University.
Sposata e con una figlia di 10 anni, rientra oggi in Abruzzo dopo le procedure di espianto degli organi, che hanno permesso di donare una speranza ad altre sei persone. Mercoledì 25 settembre ci sarà una cerimonia di commiato e saluto al Museo delle Genti d'Abruzzo dalle ore 15.
Su Facebook è partita una raccolta fondi, gestita da "Fondazione abruzzese Scienze per la Vita" per istituire una borsa di studio alla memoria di Stefania: https://www.facebook.com/donate/511787109388687/