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Inclusione sociale, a Montesilvano 65 ditte attivano i tirocini per l'inserimento lavorativo

Soddisfatta la presidente dell'Azienda speciale Sandra Santavenere dell'ampia risposta al bando: "Non può esserci l'integrazione senza il lavoro"

Sessantacinque tirocini di inclusione sociale in altrettante ditte, sono stati attivati a Montesilvano grazie all'ampia risposta al bando emanato dall'Azienda speciale nel 2021 con alcuni di questi che si sono trasformati in veri e propri contratti di lavoro. Non solo. Ad oggi le aziende ospitanti candidate ed ammesse all'accoglienza dei tirocinanti sono 33: nove quelle della città.

Numeri che soddisfano la presidente dell'Azienda speciale Sandra Santavenere che rimarca come proprio l'attivazione di tirocini finalizzati all'inserimento socio-lavorativo sia una delle azioni principali della stessa. “L’Azienda speciale ha adottato la tipologia dei TinA (Tirocinio inclusivo Abruzzo), tirocini di orientamento, formazione e inserimento o reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione, in attuazione delle linee guida approvate dalla conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nel 2015 e recepite dalla giunta della Regione Abruzzo nel 2020 – spiega -. Le linee guida previste dal 'fondo povertà' garantiscono il graduale raggiungimento dei Livelli essenziali di prestazioni, per il contrasto al disagio sociale su tutto il territorio nazionale, identificano, tra le priorità di impiego, il rafforzamento degli interventi di inclusione, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione, per i percettori del reddito di cittadinanza e in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria (progetti Sai/Siproimi), perché non può esserci l’integrazione senza il lavoro”.

“Abbiamo lavorato in particolar, per fornire ai beneficiari del reddito la formazione, la quale dovrebbe essere una priorità per l’inserimento nel mondo lavorativo – aggiunge Santavenere -. Ci sono da parte delle imprese delle richieste precise su alcuni mestieri che nessuno vuole più fare, per questo motivo stiamo raccogliendo le istanze del mercato del lavoro, orientando la formazione proprio su quei mestieri. Rivolgiamo un appello alle aziende del territorio affinché possano dare la loro disponibilità all’attivazione di tirocini con l’intento di formare le persone, garantendo loro, in futuro, la possibilità non solo dell’inserimento nel mondo del lavoro, ma anche di accrescere il curriculum dei tirocinanti. Un ringraziamento al direttore dell’Azienda speciale,Eros Donatelli e all’equipe, che con grande competenza hanno reso possibile la realizzazione di questo importante progetto”.

Nello specifico i 65 tirocini di inclusione attivati sono questi: 20 per i beneficiari del Sai Msna (ex Sprar), 8 per i beneficiari del Sai Ord e 34 quelli per i percettori del reddito di cittadinanza. I tirocini sono stati portati avanti dalle assistenti sociali dell'Azienda speciale, Roberta Orsini e Cecilia Speranza, coordinate da Federica Zorzi.

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