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Montesilvano

Tartarughe spiaggiate sulla neve, l'esperto: "Colpa delle condizioni meteomarine"

Ritrovate otto carcasse della specie Caretta caretta. Una nona tartaruga è stata rinvenuta ancora viva. Sotto accusa, da parte del Wwf Abruzzo, l'intensa attività di pesca prima delle feste

A Montesilvano (vedi foto) sono state trovate morte due enormi tartarughe sul litorale nel tratto compreso tra lo stabilimento La Bussola e il Settebello. Critiche giungono dal Wwf Abruzzo: "Le tartarughe sono state vittime dell’intenso sforzo di pesca che ha caratterizzato le giornate che hanno preceduto le feste di fine anno. Il mare grosso di questi giorni ha fatto sì che le onde abbiano trasportato a riva gli individui in cattive condizioni fisiche e quelli deceduti, che non sono ovviamente in grado di resistere alla violenza delle mareggiate. Un fenomeno purtroppo non inconsueto. Gran parte delle tartarughe muoiono perché restano impigliate nelle reti e non riescono a tornare in superficie per respirare. In altri casi inghiottono ami o si cibano di materiali plastici scambiati per cibo mentre non sono infrequenti gli urti accidentali con i natanti".

Caretta caretta – osserva il delegato regionale Luciano Di Tizio – è una specie prioritaria inserita nella Direttiva Habitat e protetta da diverse convenzioni internazionali. È giunto il momento di varare una normativa nazionale che valorizzi e premi gli sforzi dei tanti volontari e che preveda linee guida obbligatorie per la tutela di questo magnifico gigante dei mari, anche normando la pesca, come molti professionisti del settore ormai chiedono a gran voce per tutelare il mare e la loro stessa attività, nell’interesse di tutti”.

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