La studentessa di Montesilvano Valentina Pelusi tornerà a casa
Era bloccata in Spagna da un mese dove si trovava per il progetto Erasmus, ma martedì prossimo potrà finalmente rientrare in Italia. L'abbiamo intervistata, e ci ha raccontato la sua esperienza
Tornerà a casa martedì prossimo Valentina Pelusi, studentessa 25enne di Montesilvano rimasta bloccata insieme ad altri studenti a Jean, in Andalusia. Si trovava lì per il progetto Erasmus e a causa della limitazione degli spostamenti internazionali per Covid-19 è rimasta bloccata da metà marzo, quando la Spagna ha deciso per il lockdown. L'abbiamo intervistata.
Come siete riusciti a sbloccare la situazione?
«Il nostro appello alle istituzioni ha funzionato e ci hanno dato la possibilità di poter prenotare un volo da Madrid a Roma al costo di 330 €, non è una cifra irrisoria ma comunque molto più abbordabile di quelle consuete. Chiederemo anche un rimborso all’ateneo per ammortizzare il costo del biglietto. Siamo molto felici di essere riusciti a farci ascoltare e soprattutto di tornare a casa».
Come mai non ha valutato l'opportunità di rientrare prima del blocco totale?
«Ho deciso di iniziare la quarantena qui innanzitutto perché l’università non ci dava delle indicazioni certe relativamente allo svolgimento di lezioni ed esami, e poi perché non ho voluto mettere a repentaglio né la mia salute, considerando gli spostamenti e gli aeroporti, né quella della mia famiglia. Peraltro la situazione non era chiara e alcuni nostri colleghi rientrati in quei giorni ci hanno detto che sui primi voli, quelli messi a disposizione dopo la chiusura totale, non sono state rispettate nemmeno le distanze di sicurezza. Quando ci hanno comunicato lo spostamento dell’intera attività didattica on line, ho deciso di rientrare ma i voli disponibili erano pochi e ad altissimo costo. Per cui due giorni fa abbiamo deciso di fare un appello alle istituzioni».
Di cosa ha avuto più paura?
«Del fatto di dover affrontare situazioni peggiori rispetto a quella che già stavo vivendo, da sola e lontana da casa. Fortunatamente ho condiviso questo periodo con altre italiane che convivono con me e insieme abbiamo cercato di reagire. Ma mi è mancata molto la sicurezza di essere a casa con la mia famiglia, la serenità di essere tutti insieme. Loro si preoccupavano per me e io per loro, non è stato semplice».
Com’è la situazione in Spagna?
«Le limitazioni sono come quelle italiane, la situazione è la stessa. Si rispetta la distanza di sicurezza e le persone indossano guanti e mascherine. Credo però che l'emergenza si stata gestita con ritardo. Vista l’esperienza italiana, è stato dannoso aspettare una settimana per la chiusura totale».
Pensa di ripartire?
«Sì, post laurea sicuramente. Sono iscritta alla facoltà di lingue dell’Università di Modena e Reggio Emilia. A conclusione del mio percorso universitario, credo tra un anno, vorrei ripartire magari valutando l’opportunità di fare un tirocinio o un’esperienza lavorativa all’estero. Sono una persona molto curiosa e mi piace molto scoprire nuove culture e nuovi modi di vivere di altri Paesi».