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Polizia e guardia di finanza sequestrano 3 immobili di un malvivente a Montesilvano

Agenti e militari hanno eseguito una misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato d'urgenza emesso, su richiesta del questore di Foggia, dal tribunale di Bari a carico di un malvivente di San Severo appartenente alla criminalità comune

Sono in totale 3 gli immobili di proprietà di un uomo di San Severo già noto alle forze dell'ordine per precedenti reati posti sotto sequestro a Montesilvano dalla polizia di Stato e dalla guardia di finanza
Agenti e militari hanno eseguito una misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato d'urgenza emesso, su richiesta del questore di Foggia, dal tribunale di Bari a carico di un malvivente di 56 anni di San Severo appartenente alla criminalità comune.

I poliziotti della questura di Foggia, del reparto prevenzione crimine e gli uomini delle Fiamme Gialle del Comando provinciale hanno posto sotto sequestro beni immobili e disponibilità bancarie nella disponibilità diretta o per il tramite dei congiunti del destinatario del provvedimento giudiziario.

Il provvedimento deriva in seguito ad approfondite indagini patrimoniali eseguite dai finanzieri della Compagnia di San Severo, con il contributo degli specialisti della polizia di Stato della divisione polizia anticrimine-ufficio misure di prevenzione della Questura foggiana che, dopo aver accuratamente accertato la pericolosità sociale dell’individuo, presupposto fondamentale per il sequestro di beni e per la successiva confisca di prevenzione, hanno scandagliato la posizione patrimoniale del 56enne con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. L'uomo è ritenuto elemento della criminalità comune operante a San Severo, arrestato nel 2017 dai militari della compagnia di San Severo, perché in possesso un 1 chilo di cocaina e 5 pistole con matricola abrasa.

Le indagini patrimoniali, estese ai familiari conviventi, hanno evidenziato la disponibilità diretta e indiretta di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da far ragionevolmente ritenere che fossero stati frutto di attività illecite o ne avessero costituito il reimpiego. Nello specifico, i beni mobili e immobili intestati al proposto ed ai suoi familiari conviventi, alla luce delle risultanze complessive dell'analisi delle movimentazioni economico finanziarie in entrata (fonti) e del raffronto con le uscite (impieghi), non hanno trovato giustificazione nei modesti redditi prodotti, appena sufficienti per il sostentamento dell’intero nucleo familiare.

Il tribunale di Bari, quindi, ha accolto la proposta formulata dal questore di Foggia e ha ordinato il sequestro di tre unità immobiliari ubicate in zona di prestigio di Montesilvano e un rapporto bancario per un valore stimato di oltre 150 mila euro.

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