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A Montesilvano le "sentinelle della civiltà" raccontano l'esperienza empatica

Il progetto, dal grande valore pedagogico, ha suscitato interesse e partecipazione da parte degli alunni dell'Istituto scolastico Troiano Delfico che in un tema hanno riportato le emozioni vissute

Ha colpito nel segno l'esperienza sensoriale che i ragazzi dell'Istituto Troiano Delfico di Montesilvano hanno provato sulla propria pelle. L'iniziativa, denominata "Sentinelle della Civiltà", è stata portata avanti per il terzo anno consecutivo dall'ufficio disabili del responsabile Claudio Ferrante. Il rientro in classe dei 60 alunni ha permesso di descrivere attraverso un tema, le impressioni e gli insegnamenti ricevuti. Questo è un sunto del testo firmato da Andrea Latte, studente della III A:

"Ferrante è diventato uno dei miei eroi, nonostante fosse on line, è riuscito a coinvolgere tutti, ho capito tante cose e da oggi sarò sempre felice, con questo progetto ho scoperto un mondo che non conoscevo e da oggi aiuterò i miei compagni disabili, non dobbiamo più discriminare, sarò una sentinella e starò attento ai parcheggi riservati, sarò più empatico e starò attento alle barriere architettoniche, tutti siamo disabili, questo progetto deve essere conosciuto da tutti gli studenti".

Il suo compagno di classe Luca Di Blasio confessa di essere diventato ancor più sensibile dopo questa visita. La nota più significativa dello svolgimento del tema di Andrea Zurlo (III G) è esemplare: "D’ora in poi farò molta più attenzione a chi parcheggia la macchina sugli scivoli dei marciapiedi o chi parcheggia sui posti riservati ai disabili e sarà mio compito segnalare queste situazioni, può starne certo”.

Tutta la sensibilità espressa da Samuele Buccella, della III C, riassunte in queste poche righe: "Non sapevo quanto una persona potesse soffrire nel non riuscire a fare qualcosa. Con una piccola prova che consisteva nello stare fermi con il corpo e riuscire a prendere un libro dalla cartella. Non sapevo come fare”.

Il sindaco De Martinis, lo stesso Claudio Ferrante e la dirigente scolastica Vincenza Medina sono d'accordo sul valore di questo progetto che getta le basi per un cambiamento culturale importante, soprattutto fra i giovani. Gli incontri didattici a distanza e quelli in presenza sono alla base della missione educativa legata all'inclusione sociale, la tolleranza e l'educazione alla diversità.

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