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Montesilvano, scontro sulle tariffe delle mense scolastiche

E' scontro sulle tariffe delle mense scolastiche a Montesilvano. Il consigliere del Movimento a 5 Stelle aveva denunciato un aumento spropositato, ma ora arriva la replica del Comune

E' scontro in Comune a Montesilvano sulla questione delle tariffe delle mense scolastiche.

Tutto ha inizio con la denuncia del consigliere Anelli del Movimento a Cinque Stelle, che aveva denunciato un aumento spropositato delle tariffe giornaliere per i pasti della refezione scolastica, parlando addirittura di un costo pari a 6,20 euro.

Ora arriva la replica del Comune, con l'assessore Fidanza assieme al dirigente di settore Bruno Terenzi.

Un allarmismo infondato e dannoso sul bando della refezione scolastica che ha insinuato nelle famiglie l’idea che il costo pasto fosse arrivato a 6,20 euro. Niente di più falso: il costo è di 2,15 per le scuole dell’infanzia e di 2,68 per quelle primarie e secondarie. 6 euro e 20 centesimi è il prezzo posto a base d’asta”. "Il costo totale annuo del comune è di circa 1 milione di euro per circa 150 mila pasti annui. In questo numero vanno considerati sia quelli a pagamento che quelli gratis per le famiglie. La differenza di costo tra gli incassi e le spese è coperta totalmente dal comune, perché questo servizio ha una valenza fortemente sociale. Oltre alle situazioni sopraelencate, va ricordato Che serviamo anche la Casa Famiglia, la Mensa di solidarietà (con pasti gratis) ed anche gli anziani soli che ci vengono segnalati." sottolineano gli amministratori, ricordando anche come le scuole siano sprovviste di cucine e refettori e quindi la ditta deve provvedere da sola agli spazi per l'allestimento dei pasti.

"Abbiamo ricevuto tre risposte che sono ancora in busta chiusa. Abbiamo scelto come modalità la procedura ristretta, perché, quando l’aggiudicazione del contratto è prevista con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, lo stesso codice degli appalti pubblici, la
definisce
“preferibile”.

Inoltre, la polemica inutile e strumentale sulla distanza massima di 15 km dalla sede comunale ha, invece, motivazioni ben precise: il comune è preso come riferimento, perché è in una zona in cui sono ubicate la maggior parte degli istituti scolastici e questa distanza è posta a presidio della qualità del servizio, dato che i pasti, sia caldi che freddi, devono arrivare a determinate temperature." hanno proseguito Fidanza e Terenzi, sottolineando come l'amministrazione comunale voglia fornire il massimo di trasparenza ai cittadini.

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