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Riserva di Santa Filomena: le amministrazioni di Pescara e Montesilvano insieme per la sua valorizzazione

Questa mattina l'incontro e il sopralluogo effettuato con il reparto carabinieri biodiversità di Pescara per avviare una collaborazione che tuteli la biodiversità dei luoghi e permetta di rendere fruibile una parte della pineta

Se sia una prima prova generale della Nuova Pescara non possiamo affermarlo, ma certo è che il Comune di Pescara e quello di Montesilvano lavorano insieme per la valorizzazione della Riserva naturale Santa Filomena, una delle prime arre protette d'Abruzzo istituita nel 1977. Questa mattina, fa sapere il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, le due amministrazioni insieme al comandante tenente colonnello Cristina Di Tommaso, il personale specializzato del reparto carabinieri biodiversità di Pescara, hanno avuto un incontro e effettuato un sopralluogo proprio per parlare delle criticità della pineta a cominciare, spiega ancora il primo cittadino, dai fenomeni “che ne mirano la vivibilità e il decoro”. Un incontro cui hanno preso parte anche il vicesindaco Paolo Cilli e il comandante della polizia municipale di Montesilvano Nicolino Casale e che “ha posto le basi – dichiara De Martinis - di una proficua collaborazione tra Enti con competenze diverse, ma convergenti sui medesimi territori, per una gestione partecipata”.

“Durante un sopralluogo in pineta è emersa la necessità di far conoscere le potenzialità della riserva quale serbatoio di biodiversità, vegetale e animale, che possa essere motivo di orgoglio e di vanto per la cittadinanza che ha, in pieno contesto urbano, la disponibilità di un territorio da vivere e tutelare – aggiunge De Martinis –. Dagli studi finora effettuati dal Reparto Carabinieri Biodiversità con Professori di Botanica è emersa la presenza di diverse aree di particolare pregio naturalistico che, al fine di una rinnovazione naturale, sono state circoscritte e preservate dallo sfalcio. Al tempo stesso è stata prospettata e condivisa l'idea di una pineta la cui frequentazione e il cui uso non dovranno essere preclusi. La cura e la valorizzazione della biodiversità potranno e dovranno infatti andare di pari passo con le attività compatibili che saranno definite nell'ambito di specifici ed ulteriori incontri. Esprimo grande soddisfazione per il proficuo dialogo che, sono certo, produrrà in tempi brevi positivi effetti sia da un punto di vista naturalistico che turistico sociale”, conclude.

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