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Questionario sulla sicurezza ritirato a Montesilvano, il caso arriva all'Unar (ufficio antidiscriminazioni razziali)

Indipendentemente dalla motivazione, i gruppi consiliari del Pd e M5s accolgono la notizia con soddisfazione. Un ruolo fondamentale va riconosciuto anche a Rifondazione Comunista e Amnesty International che hanno avviato un'istruttoria

Il passo indietro dell'amministrazione comunale di Montesilvano viene salutato con compiacimento dai gruppi di opposizione che rimarcano l'errore compiuto a monte al quale è comunque stato posto rimedio.
Il questionario sulla sicurezza è stato dunque ritirato senza una spiegazione dopo i clamori e le polemiche suscitate per via di alcune definizioni di stampo discriminatorio.

Il Partito Democratico, così come il Movimento 5 Stelle prendono atto del ruolo assunto anche da Rifondazione Comunista e da Amnesty International, capaci di sollevare il caso a livello nazionale fino a portarlo sul tavolo dell'ufficio antidiscriminazioni razziali del dipartimento Pari Opportunità della presidenza del consiglio dei ministri.

Partita l'istruttoria, ora se ne discuterà anche nel dibattito chiesto dalla commissione di garanzia nel corso del quale si discuterà della mozione. La stilettata finale è contenuta nel comunicato a firma congiunta Pd e M5s: «Come sempre, l’amministrazione piuttosto che fare ammenda delle osservazioni e critiche mosse, facendo un passo indietro e chiedendo scusa ai cittadini, ha preferito prima difendere la qualità di quanto pubblicato, poi intervenendo in seconda battuta con una modifica, neppure tanto furba. Tra l’altro abbiamo letto in rete dichiarazioni di universitari che hanno preso le distanze dai testi diffusi dal Municipio, trattandosi di un questionario diverso da quello che l’amministrazione aveva avallato».

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