Rilievi Arta nelle acque antistanti i grandi alberghi di Montesilvano, è scontro sul divieto di balneazione: per il Pd andava fatto
Botta e risposta tra i consiglieri comunali del Partito democratico Romina Di Costanzo e Antonio Saccone, e il presidente della commissione Turismo Adriano Tocco dopo che alcuni rilievi avevano evidenziato uno sforamento dell'Escheria Coli: per i primi una grave omissione, per il secondo un dato parziale smentito dalle analisi successive
I consiglieri comunali del Pd di Montesilvano Romina Di Costanzo fanno sapere di essersi rivolti alle autorità competenti perché si verifichi eventuali reati commessi, ma l'amministrazione ribatte e rassicura: nessuna omissione, non c'erano ragioni per emanare un'ordinanza di divieto di balneazione.
Per il Partito democratico l'ordinanza di divieto andava fatta: "Una grave omissione"
A scatenare lo scontro tra i due esponenti del Partito democratico e il presidente della commissionate Turismo Adriano Tocco i rilievi Arta fatti alla foce del fiume Saline che l'8 agosto avrebbero fatto emergere il superamento, a cento metri a sud della foce del fiume, del parametro di sicurezza per l'Escheria Coli il cui valore registrato sarebbe stato di 728 mpn/100 ml a fronte dei 500 consentiti dalla legge. Un superamento che per i due consiglieri dem avrebbe dovuto spingere il sindaco ad emanare l'ordinanza di divieto di balneazione perché a rischio, affermano, c'era la salute dei bagnanti.
A rendere più grave la cosa, aggiungono, il fatto che il 10 quando le analisi sono state rifatte, il numero era sempre superiore e cioè di 602 mpn/100ml con i numeri rientrati “solo dopo ulteriori analisi condotte il giorno successivo”. Non solo una scarsa attenzione alla salute pubblica, denunciano, ma anche un danno alle autorità quello che sarebbe stato compiuto nel periodo, tra l'altro, di sold-out turistico registrato nella città. Oltre ad essersi rivolti alle autorità competenti Di Costanzo e Saccone, essendo il periodo di incubazione dell'Escheria Coli di diversi giorni, chiedono anche ai cittadini di avvisare la Asl qualora dovessero avere sintomi ad essa attribuibili.
“L’episodio – affermano - desta preoccupazioni sia riguardo ai possibili impatti sulla salute, sia sulla minata fiducia nei confronti delle autorità locali. Si tratta di un’omissioni gravissima di cui ignoriamo le ragioni. Preferiamo pensare che la mancanza di azione da parte delle autorità sia stata più una questione di negligenza o lentezza nell'adottare misure adeguate, piuttosto che una volontà deliberata di mantenere, tra l’altro invano, le condizioni per la candidatura alla Bandiera Blu a scapito della sicurezza dei bagnanti”. Non solo, concludono i consiglieri dem, va anche ricordato che “la qualità delle acque di balneazione è un criterio imprescindibile e solo le località il cui livello di balneabilità è stato eccellente nella stagione precedente possono candidarsi per ottenere la Bandiera Blu”. Sta di fatto che per loro “lee implicazioni di questa situazione vanno ben oltre la mera questione di ottenere riconoscimenti turistici come la Bandiera Blu. La fiducia dei cittadini e dei visitatori nelle autorità locali è stata minata, mentre l'incertezza per la propria salute hanno influenzato negativamente l'esperienza dei bagnanti”.
“Coloro che sono investiti con il voto popolare della responsabilità di tutelare gli interessi e il benessere dei loro concittadini, ma che di fronte a situazioni così critiche si ritraggono dall'agire, dimostrano di non essere all'altezza del ruolo che occupano e di non meritare il privilegio di rappresentarli. Pertanto se il sindaco non riesce ad adempiere a questo fondamentale compito, trascurando gli obblighi basilari perché troppo assorto nel presenziare agli eventi estivi nella corsa per far diventare Montesilvano la ‘regina dell'estate’, l'unico atto degno che gli resta è dimettersi – concludono - per scongiurare di farla regredire a ‘principessa dei liquami’”.
La replica del presidente della commissione turismo Adriano Tocco: “Erano dati parziali, inutili allarmismi"
A rispondere ai consiglieri comunali del Pd è il presidente della commissione Turismo Adriano Tocco che riferisce come i parametri da loro forniti siano inesatti. Quelli riportati, sostiene, sarebbero infatti “i risultanti analitici parziali del campione e quindi non definitivi”. Il dato di riferimento sarebbe dunque quello dell'11 agosto e cioè quello che ha decretato che nessun parametro era stato superato tanto che “ld Dirigente della sezione biologia e tossicologia ambientale dell’Arta, la dottoressa Maria Capista – spiega - comunicava la conformità dei rapporti definitivi repertati che non rilevavano alcuna contaminazione, ragione per la quale il dirigente comunale, l'architetto Fineo deputato a tale valutazione, non ha proposto al sindaco De Martinis l’adozione della relativa Ordinanza di Interdizione balneare”,
Un ulteriore nota l'Arta ha quindi inviata il 14 agosto confermando la buona qualità delle acque, fa sapere ancora Tocco che risponde anche sui possibili rischi cui sarebbero stati esposti i bagnanti. “Dal giorno 08 agosto a tutt’oggi nessuna segnalazione è pervenuta agli uffici e alla capitaneria di porto della delegazione marittima locale circa eventuali situazioni di malessere o problematiche afferenti la salute di persone, bambini e animali”, fa sapere.
“Resta evidente che le informazioni prelevate dai consiglieri di minoranza non sono idoneamente supportate da analisi tecniche e valutazioni di organi competenti ma semplicemente pretestuose per generare una polemica sterile politica priva di fondamento. Ultimamente – incalza - i consiglieri di minoranza stanno anche attraverso soggetti esterni e comitati attaccando il corretto operato degli uffici evidentemente per minare la professionalità riconosciuta dei medesimi non ultimamente sono state esternate considerazioni di presunto plauso al dirigente Fineo che invero denotano una politica di screditamento del medesimo non supportata da fatti”.
“È sotto gli occhi di tutti che le recenti demolizioni effettuate proprio in ambito demaniale marittimo hanno avviato una maggior attenzione di taluni consiglieri volti a fermare un’azione di ripristino di legalità mai attuata sul litorale montesilvanese che mina interessi specifici di soggetti a loro politicamente vicini. Resta evidente – prosegue il presidente di commissione - il corretto operato del settore Pianificazione e gestione territoriale nel non aver proposto l’adozione dell’ordinanza di interdizione balneare sulla scorta di dati provvisori e parziali e nell’aver valutato idoneamente tutti i dati di analisi nel tempo e rispettando le prescrizioni impartite dall'Arta nei propri comunicati”.
“Invito i consiglieri di minoranza ad una maggior collaborazione con le strutture tecniche del Comune che rimangono sempre a loro disposizione sia per confronto che per fornire loro la documentazione necessaria in forma chiara e non trafugata parzialmente. L’ingiustificato allarmismo diffuso dalla minoranza crea solo confusione e apprensione”, prosegue ringraziando invece l'Arta per il continuo monitoraggio delle acque.
Per Tocco la polemica sterile sollevata dal Pd ha solo danneggiato la città dato che, conclude, “gli operatori turistici infatti potrebbero risentire di informazioni fuorvianti, con una perdita ad un settore come quello del turismo, trainante per Montesilvano. Invito, inoltre, i consiglieri a non fare demagogia senza dati alla mano, remando contro l’ottenimento della Bandiera Blu, che sottolineo abbiamo tutti gli elementi per conseguirla nel 2024”.