Ancora proteste per la prostituzione sul lungomare a Montesilvano: "Nonostante le ordinanze e i divieti le lucciole sono aumentate come ogni estate"
Una persona residente nella zona dietro il lungomare di Montesilvano segnala come, con l'arrivo dell'estate, il fenomeno della prostituzione stradale sia nuovamente aumentato, nonostante siano in vigore ordinanze del Comune
Sul lungomare di Montesilvano, come ogni estate, aumentano le presenze di prostitute stradali nonostante siano in vigore ordinanze comunali di divieto con relative sanzioni. A dirlo una persona residente nella zona dietro la pineta della riviera, che già mesi fa aveva denunciato un movimento costante di clienti e prostitute non solo sul marciapiede lato pineta ma anche nell'area verde e nelle aree pic nic. Il tratto più interessato, ancora una volta, è quello che parte dalla rotatoria con via Marinelli in direzione sud verso Pescara anche a causa delle chiusure serali del lungomare nell'altro tratto, quello dalla rotatoria di via Marinelli fino ai grandi alberghi in direzione nord, dove come ogni estate da fine giugno a fine agosto scatta l'isola pedonale.
"Speravamo che le ordinanze comunali, che a quanto abbiamo capito ora sono continue e senza scadenza e che prevedono multe salate sia per i clienti che per le prostitute, avrebbero avuto un effetto positivo e deterrente durante i mesi estivi, ma in realtà la situazione è esattamente la stessa delle scorse estati: con l'arrivo del caldo almeno 10 - 15 donne e transessuali offrono prestazioni sessuali e si posizionano in vari punti del lungomare fino al confine con Pescara, per poi consumare i rapporti sia in auto nelle aree di sosta dietro la pineta (nonostante l'aumento dell'illuminazione per il quale ringraziamo il Comune), ma anche direttamente all'aperto, fra gli alberi e sulle tavole e panchine di legno. Ma non è tutto, perchè a quanto pare alcune scelgono di adescare i clienti per strada per poi portarli addirittura nei loro appartamenti."
Il residente poi spiega che non vi è alcuna volontà di attaccare la polizia locale o in generale le forze dell'ordine come sempre ribadito:
"Sappiamo che hanno strumenti poco efficaci per poter arginare il problema e dunque oltre a fare identificazioni e qualche multa (che dubito vengano poi pagate da queste persone), non possono intervenire in altro modo, ma lo spettacolo per chi percorre la riviera e soprattutto per i turisti è inaccettabile: quasi a ogni incrocio chi passeggia si trova davanti queste prostitute, auto che si fermano improvvisamente, e spesso anche litigi più o meno violenti. Si dovrebbero fare leggi serie per regolarizzare questo "mestiere" in appartamenti e luoghi idonei: la prostituzione non si potrà mai eliminare, ma almeno togliamola dalle strade che per i residenti e tutti i cittadini saranno poi sicuramente più tranquille."