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Incubo prostituzione dietro il lungomare di Montesilvano, il racconto di una residente: "Quella zona ormai è invivibile"

Abbiamo raccolto la testimonianza di una residente della zona dietro la riviera di Montesilvano, a cavallo fra via Torrente Piomba e via Adige, dove nelle ore serali e notturne si riversano decine di prostitute, transessuali e persone moleste

Una semplice passeggiata nelle ore serali e notturne con il proprio cane, o dover parcheggiare l'auto per rientrare a casa, può diventare un vero incubo nella zona dietro il lungomare di Montesilvano e dentro la pineta di Santa Filomena, a causa della costante e sempre più importante presenza di prostitute, transessuali ed anche persone senza fissa dimora già dall'ora di cena. A raccontarci una situazione di degrado e scarsa sicurezza è una residente della zona a cavallo fra via Torrente Piomba e via Adige, dove si concentra la maggior presenza di persone dedite alla prostituzione, che adescano i clienti sul lungomare ma spesso anche direttamente lungo la parallela al lungomare, per poi appartarsi in macchina o nei mesi meno freddi, all'aperto all'interno della pineta.

"Per noi residenti e per le famiglie che vivono in questa zona è diventato un vero incubo. La zona più frequentata da prostitute, clienti e transessuali è quella del parcheggio in via Venezia vicino via Torrente Piomba, dove si trova il chioschetto. Non appena cala la sera, infatti, si trovano regolarmente vetture parcheggiate dove vengono consumati rapporti sessuali senza alcun pudore. In questo periodo in cui fa buio relativamente presto, già verso le 19 o le 20 chi si trova a rientrare a casa e deve fare qualche decina di metri a piedi, o famiglie con bambini e ragazzi si trovano davanti scene raccapriccianti: persone nude all'interno delle auto, oltre alle prostitute che passeggiano per adescare i clienti e che non hanno alcuna vergogna o senso del limite in presenza di bambini. La situazione è degenerata in particolare dalla fine delle restrizioni Covid."

Nel periodo delle restrizioni pandemiche, ci spiega la residente, il fenomeno sia per i controlli stradali serrati effettuati dalle forze dell'ordine, sia per la diminuzione del traffico di vetture circolanti era quasi sparito. Ma già dall'estate 2021 le prostitute, soprattutto extracomunitarie ed anche transessuali, avevano ripreso ad offrire sesso sul lungomare. Negli ultimi mesi, in particolare, ci sarebbe stato un ulteriore aumento tanto da generare un vero viavai sia lungo la riviera stessa che soprattutto dietro la pineta.

"Ma i rapporti sessuali non vengono consumati solo all'interno delle autovetture, che creano un minimo di barriera. Soprattutto d'estate e nei mesi meno freddi, diverse prostitute si appartano con i clienti dietro i cespugli della pineta. O addirittura, come ho visto di persona l'altro giorno mentre stavo portando il cane a spasso, sopra le panche della pineta dove di giorno i bambini giocano e le persone si ritrovano. Una situazione indecorosa e inaccettabile anche dal punto di vista igienico".

Sì, perchè oltre al problema del decoro è particolarmente fastidioso il degrado generato dalla presenza delle prostitute con i clienti:

"Preservativi usati e fazzoletti gettati a terra o nell'erba tutti i giorni, che anche in caso di pulizia ricompaiono regolarmente ogni notte. Bottiglie di vetro anche rotte abbandonate sul ciglio della strada e nella pineta. Ed anche la presenza di un paio di persone che bivaccano nella riserva naturale, nonostante siano stati eseguiti blitz e controlli da parte della polizia municipale e delle forze dell'ordine. Infine la paura per gli episodi di violenza: capita spesso di sentire le urla di transessuali che litigano anche violentemente, spesso per la spartizione del territorio dove adescare i clienti sotto effetto di alcol o altre sostanze."

Sul fronte dei controlli, la residente spiega che le forze dell'ordine quando chiamate, arrivano per verificare la situazione ma a quanto pare dopo le identificazioni chi si dedica alla prostituzione riappare dopo qualche ora, o al massimo la sera successiva:

"Sicuramente le pattuglie a disposizione sul territorio sono poche e infatti non voglio criticare il lavoro delle forze dell'ordine, ma servono interventi incisivi, multe e allontanamenti ufficiali per cercare di arginare la situazione che è diventata davvero insostenibile per noi residenti".

Ricordiamo che a Montesilvano, come in diversi comuni della costa abruzzese, è in vigore un'ordinanza sindacale che vieta la contrattazione di rapporti sessuali sul lungomare e in tutto il territorio comunale. Sia i clienti sorpresi a contrattare o ad avere rapporti sessuali, sia le prostitute sono sanzionabili con multe di circa 400 euro. Le prostitute che infine vengono multate e identificate per diverse volte possono essere soggette al provvedimento di allontanamento (foglio di via obbligatorio) dal comune stesso.

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