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Slitta il "Trofeo città di Montesilvano", l'accusa della minoranza: "Più di 180 studenti lasciati a casa per fare allenare il Pescara"

Nel mirino del Pd e del M5s la scelta dell'amministrazione di privatizzare la gestione del complesso sportivo di via Senna: "Evidentemente preferisce l'utile agli utili". L'evento che si sarebbe dovuto svolgere il 25 maggio si terrà il 5 giugno

Scoppia la polemica per il rinvio del “Trofeo città di Montesilvano” e a sollevare il polverone sono i consiglieri comunali di minoranza che il dito lo puntano contro la decisione di affidare il complesso sportivo di via Senna alla Pescara Calcio. Una scelta che lascerà a casa denunciano, oltre 180 studenti che avrebbero dovuto partecipare all'evento fissato per il 25 maggio e che invece si svolgerà il 5 giugno: questo perché la squadra di Zeman si sta allenando peri i play-off proprio allo stadio Mastrangelo.

“Già in tempi non sospetti avevamo evidenziato che la scelta di privilegiare per la gestione di un complesso sportivo quale quello di Via Senna una società di professionisti avrebbe comportato il serio rischio di penalizzare la fruizione dello spazio sportivo per altre manifestazioni dilettantistiche – denunciano i consiglieri del Pd Romina Di Costanzo, Enzo Fidanza, Antonio Saccone e quelli del Movimento 5 Stelle Gabriele Straccini e Giovanni Bucci -. Oggi i nostri timori si sono tristemente concretizzati”. Lo slittamento dell'evento per loro rappresenta un “evidente disagio per le scuole e le famiglie, che a pochi giorni dalla chiusura per le vacanze estive si troveranno a dover rimodulare la programmazione delle tante attività previste”.

“Tutto ciò è inammissibile – tuonano i consiglieri di minoranza -, intanto perché l’evento era stata regolarmente autorizzato a inizio aprile scorso dalla stessa società sportiva e in secondo luogo perché trattasi di una manifestazione pubblica che già dal titolo 'Trofeo città di Montesilvano' ambisce a dare un riconoscimento nell’ambito delle discipline sportive a livello locale, con un’ampia platea di partecipanti con le loro famiglie e che per l’occasione vedeva già coinvolti diversi partner tra cui l’amministrazione stessa, che ha patrocinato l’iniziativa, la presidenza regionale del Coni, i giudici di gara federali e la Croce Rossa italiana. Una così vasta platea di qualificati interessati che oggi – ribadiscono - è costretta ad adeguarsi alle necessità di allenamento di una squadra di calcio professionista, senza che l’amministrazione batta ciglio, nell’indeterminazione generale”.

Per Pd e M5s quello che arriva alla città e agli studenti “non è un bel messaggio. Con questa scelta dimostriamo plasticamente che gli interessi pubblici a Montesilvano restano subalterni a quelli privati, lanciando a studenti in età formativa il messaggio che a prevalere debba essere sempre la logica del più forte anziché concepire lo sport come strumento di inclusione e coesione sociale”.

L'occasione per ricordare che tre anni fa avevano presentato una mozione urgente per chiedere la revoca della delibera di giunta con cui si privatizzava la gestione del complesso sportivo affidandola full time alla Pescara Calcio “a discapito degli interessi dei cittadini. Tuttavia anche allora le nostre ragioni sono state soccombenti di fronte ai voti della maggioranza”. Un monopolio quello che si sarebbe generato, affermano ancora i consiglieri comunali di opposizione, dato che “alla società concessionaria spettava l’utilizzazione per tutta la durata del rapporto contrattuale secondo gli accordi prestabiliti, con conseguente limitazione delle fruibilità del campo ad altre associazioni sportive in fasce orarie molto limitate”.

“Il Comune di Montesilvano, già fortemente carente e inadeguato nel rispondere alla domanda sportiva, avendo a disposizione solo due campi di calcio sul proprio territorio comunale, anche questa volta ha dimostrato, con la soluzione imposta, di preferire gli utili all’utile, snobbando il valore sociale e formativo dello sport per i giovani. L’amministrazione – concludono -, dopo il tiepido inverno, si risvegli dal torpore primaverile e inizi a cambiare rotta, dimostrando ai cittadini, specie ai più giovani, che gli interessi della collettività sono prioritari rispetto a quelle dei privati”.

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