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Carbonella o corto circuito? Un perito accerterà le cause del rogo in via Isonzo

A tre settimane dall'incendio scoppiato a Montesilvano che causò la morte di un uomo, precipitato nel vuoto dal sesto piano, si cerca di fare luce sulla tragedia. Le fiamme potrebbero essersi propagate dall'ingresso soggiorno

A tre settimane dall'incendio scoppiato in via Isonzo, a Montesilvano, che causò il decesso di un 52enne della Guinea, precipitato nel vuoto dal sesto piano di una palazzina, si cerca di fare luce sulla tragedia. Il pm Rosangela Di Stefano ha infatti deciso di nominare un perito che dovrà accertare le cause del rogo.

Due le ipotesi al vaglio degli inquirenti: o un corto circuito partito da un elettrodomestico, oppure la carbonella, usata dagli occupanti dell'appartamento per cucinare e che potrebbe aver innescato il fumo rivelatosi poi letale.

In un primo momento si era pensato all'esplosione di una bombola del gas, ma è stato invece appurato che in quell'abitazione si era passati all'utilizzo del carbone proprio perchè il gas era terminato. Le fiamme potrebbero essersi propagate dall'ingresso soggiorno mentre i condomini stavano dormendo. Come sia poi andata a finire, è purtroppo storia nota. E ora la Procura vuole vederci chiaro.

Incendio Montesilvano via Isonzo (foto di Marco Aquilio)

(foto di Marco Aquilio)

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