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"I colori di una canzone", quando l'arte incontra Sanremo: le opere di un insegnante di Montesilvano [FOTO]

Graziano Fabrizi, estroso docente del Liceo Scientifico "C.D'Ascanio" di Montesilvano raccoglie la sfida dei suoi studenti. Un lavoro complesso e articolato che si ispira ai testi delle canzoni in gara al Festival

Rappresentare i brani della 70esima edizione del Festival di Sanremo attraverso opere d'arte ispirate ai testi musicali. Operazione non semplice, ma che il professor Graziano Fabrizi, artista e insegnante al liceo scientifico di Montesilvano, ha saputo perfettamente interpretare.

Spinto dai suoi alunni, l'insegnante ha trovato un ponte iconografico che collega la canzone di Achille Lauro al capolavoro di Michelangelo, come citato anche in maniera esplicita dal bizzarro rapper nel suo "Me ne frego" ("...fai di me quello che vuoi... sono qui... faccia d'angelo... David di Michelangelo").

Un'altra scultura marmorea di Michelangelo (Il ragazzo accovacciato), identifica pienamente il significato del pezzo "Fai rumore", cantato da Diodato, dove si fa cenno al "silenzio innaturale tra me e te". L'accostamento tra il quadro "La morte di Marat" di Jacques Louis David e la canzone di Fasma intitolata "Per sentirmi vivo", può definirsi calzante così come le "Tre Grazie" di Canova che simboleggiano le donne del Rojava citate da Rancore nel sul "Eden". Questo esperimento di Fabrizi si riallaccia ad un percorso didattico iniziato nel 2014, in occasione del Premio Lunezia. “I ragazzi vanno sollecitati in ogni modo -  dichiara il docente - al fine di continuare a promuovere l’arte e la cultura, per farne tendenza. Il compito di un insegnante è quello di regalare curiosità culturale. Musica, parole e colori sono un ottimo media”.

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