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Montesilvano Montesilvano / Viale Europa

"No al Razzismo": la fiaccolata dei senegalesi di Montesilvano

É partita puntuale alle ore 18.30 in via Europa la fiaccolata contro il razzismo promossa dall'Associazione Senegalese per la solidarietà degli immigrati (ASIM). I partecipanti hanno sfilato fino al Comune

E' partita puntuale alle ore 18.30 di ieri, in via Europa,  la fiaccolata contro il razzismo promossa dall'Associazione Senegalese per la solidarietà degli immigrati (ASIM). I partecipanti hanno sfilato fino al Comune. Non c'erano solo extracomunitari, ma anche italiani fortemente provati dagli episodi a sfondo razzista che stanno preoccupando la comunità senegalese.

Il Presidente dell'ASIM, Elagi, senegalese oggi residente in Italia, ha dichiarato:  "Hanno bruciato le nostre tende, hanno bruciato i cassonetti dove mettevamo l'immondizia, hanno scritto frasi dure contro di noi solo perché siamo di colore e perché siamo senegalesi! Noi vogliamo vivere felicemente con voi, in fratellanza. Se alcuni italiani razzisti non imparano che l'integrazione è lo strumento per il futuro e che i confini sono solo mentali, allora fra pochi anni si troveranno ad essere arretrati. Dobbiamo crescere insieme e rispettarci."

Alla fiaccolata erano presenti anche italiani in prima fila a reggere lo striscione contro il razzismo. Una fiaccolata che non si è fermata nemmeno sotto la pioggia di Montesilvano, con l'obiettivo di attirare l'attenzione disagio degli extracomunitari.

Una manifestazione promossa dall'ASIM ed organizzata a livello provinciale dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.

All'iniziativa hanno aderito numerose associazioni, come ad esempio quella dei Lavoratori e degli studenti nigeriani (Nilsa), quella dei Russi d'Abruzzo e quella Tunisina Abruzzo (Elissa), e diversi partiti politici, tra cui il Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista.

Una fiaccolata anche contro "la politica del governo italiano che non favorisce l'integrazione alimentando l'odio verso chi è diverso verso chi viene da fuori". Queste le parole di Patrick Goubadia, responsabile immigrati Cgil. Gli organizzatori della manifestazione infatti ci tengono a precisare che le tasse pagate tramite il loro lavoro, per chi ha la fortuna di essere in regola, vanno allo Stato Italiano e che ormai gran parte del nostro Paese non può vivere senza immigrati. "Sono loro uno dei fattori assolutamente necessari per la nostra economia."

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