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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Le opposizioni criticano il progetto di riqualificazione dell'ex Fea a Montesilvano

Convocata anche una commissione di garanzia, oltre a rendere partecipi i rappresentanti di Italia Nostra che hanno analizzato i risultati della Via in merito alle condizioni strutturali degli alberi destinati ad essere abbattuti

I gruppi consiliari del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle hanno aperto il dibattito su alcune contestazioni al progetto di riqualificazione dell'area ex Fea a Montesilvano.
Come spiega il presidente della commissione di Garanzia, Antonio Saccone, la precedente giunta guidata dal sindaco Maragno prevedeva la realizzazione di un mercato permanente, di un centro sportivo con area giochi e di un parcheggio.

Ma i lavori iniziati e annunciati riguardano solo la voce riferita alla sosta delle auto, senza nessun accenno alle altre opere in elenco.

Inoltre l'abbattimento dei 75 cipressi arizonici e i 39 pini domestici, che resta il nocciolo della questione, è stato eseguito senza un'opportuna controperizia che potesse ribattere a quanto stabilito in principio dalla Forestale. La consigliera Romina Di Costanzo sottolinea l'importanza del patrimonio arboreo cittadino per tutto l'ambiente circostante, a partire dall'azione di contrasto all'inquinamento atmosferico e acustico a ridosso della ferrovia: «Parliamo tra l’altro di filari maturi, un piccolo ecosistema verde, in grado di assolvere  a importanti funzioni: assorbire l’acqua, abbattere gli inquinanti, fungere da habitat per avifauna, oltre all’importante  funzione paesaggistica e di benessere per l’uomo, in primis l'assorbimento dell'anidride carbonica».

Domenico Valente e Caterina Artese, rispettivamente presidente e vice presidente di Italia Nostra, non accettano la Vta (Visual Tree Assesment) , ovvero l'indagine effettuala per valutare le condizioni strutturali degli alberi, eseguita senza alcun approfondimento oggettivo. Sarebbe bastata una manutenzione ordinaria nel corso degli anni per evitare l'estirpazione: «Qualche pianta sicuramente aveva delle difficoltà meccaniche,  ma nell'insieme le piante erano dritte e con chiome sane. I pini, ad esempio, avevano formato un ecosistema particolare per una maggiore esposizione al sole, con tutti i rami raggruppati su un unico piano aereo che garantiva, mediante anastomosi radicale, una certa stabilità». 

I pentastellati Gabriele Straccini e Paola Ballarini rivendicano la loro presa di posizione riguardo la richiesta di valutazioni tecniche da parte di esperti forestali, pur constatando che la situazione non è affatto migliorata: «Un comportamento totalmente in controtendenza con le linee nazionali del nostro ministro Costa che spinge per la riforestazione delle aree urbane».

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