
Deleghe ai consiglieri comunali, la replica di Forconi: "Studiate le carte prima di parlare"
Il consigliere delegato alla sicurezza e all'edilizia residenziale risponde ai gruppi di opposizione spiegando i reali ed effettivi incarichi dei consiglieri incaricati dal sindaco, del tutto attinenti alla disciplina del Tuel
Il consigliere delegato alla sicurezza e all'edilizia residenziale Marco Forconi, come nel suo stile, non ha perso tempo e risponde per le rime alle critiche mosse dai gruppi di opposizione riguardo alle deleghe assegnate ai consiglieri comunali.
Ecco le sue parole: "Chi parla a vanvera farebbe bene a leggere meglio l'art. 6 del decreto legislativo n° 267/00 facente riferimento alla disciplina statutaria dell'ente locale. La delega, cosiddetta interorganica, è ammissibile nella misura in cui il consigliere abbia incarichi di studi su determinate materie e di compiti di collaborazione, senza per questo adottare o prendere iniziative di gestione che spettano agli organi burocratici".
"I consiglieri incaricati dal sindaco non hanno mai promosso atti esterni deliberativi - prosegue Forconi - ma il loro compito, e dunque anche il mio, è stato sempre quello di proporre atti interlocutori per il sindaco e la giunta. Trovo la convocazione della commissione di garanzia un atto illegittimo che comporta solo uno sperpero di denaro pubblico da segnalare alla corte dei conti", conclude Forconi.