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Sabato, 20 Aprile 2024
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Combattimenti tra cani a Montesilvano: la LAV presenta denuncia contro i responsabili

Accade in via Rimini. L'associazione ha chiesto anche il sequestro degli animali coinvolti. Il criminologo Ciro Troiano: "Una simile arroganza non può restare impunita"

Cani che combattono in strada, con un uomo che li segue da vicino e un altro che comodamente seduto si gode lo spettacolo: è quanto filmato in pieno giorno da un residente di via Rimini a Montesilvano. Il video ha fatto il giro del web e l’autore, per averlo reso pubblico, è stato malmenato da uno dei responsabili. Le immagini hanno ripreso una lotta, molto probabilmente con finalità addestrative, con cani che ringhiano, si azzuffano, si mordono. Il tutto alla presenza di persone affacciate e auto di passaggio.

“Quello che colpisce nelle immagini, oltre al combattimento in sé, è la tracotanza e il senso di impunità dei responsabili che hanno organizzato tutto alla luce del sole, in una via pubblica, senza nessun tipo di precauzione, come se fosse una cosa normale e lecita – dichiara Ciro Troiano, criminologo, responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV – Una simile arroganza non può restare impunita e per questo, oltre alla denuncia, chiediamo al Questore controlli mirati nelle zone a  rischio, da tempo segnalate per la presenza di cani da combattimento”.

Nella denuncia dalla LAV si chiede, oltre al sequestro degli animali per evitare che possano essere nuovamente utilizzati in attività simili, di procedere contro i responsabili ai sensi dell’art. 544 quinquies del Codice penale che punisce chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l’integrità fisica, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 50.000 a 160.000 euro.

“I combattimenti tra cani rappresentano un vero allarme sociale: nel 2015, rispetto all’anno precedente, in tutto il Paese, c’è stato un aumento del 64% dei cani sequestrati e del 110% delle persone denunciate: 46 cani, tra cui 30 pit bull, e 21 persone denunciate, tra cui un minorenne – continua Troiano – Un combattimento è stato interrotto in flagranza. Si tratta di una vera emergenza. Gli scenari sono quelli di illegalità, degrado, criminalità diffusa. Persone denunciate, combattimenti fermati, ritrovamenti di cani con ferite da morsi, o di cani morti con cicatrici riconducibili alle lotte, furti e rapimenti di cani di grossa taglia o di razze abitualmente usate nei combattimenti, sequestri di allevamenti di pit bull, pagine Internet o profili Facebook che esaltano i cani da lotta, segnalazioni: questi i segnali che indicano una recrudescenza del fenomeno”.

Per contrastare il preoccupante aumento delle lotte clandestine la LAV ha attivato il numero SOS Combattimenti tel. 064461206, “lo scopo è quello di raccogliere segnalazioni di combattimenti tra animali per tracciare una mappa dettagliata del fenomeno e favorire l’attivazione di inchieste giudiziarie e sequestri di animali”, conclude Troiano.

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