Stop al taglio "indiscriminato" degli alberi in città: a Montesilvano le opposizioni chiedono il censimento di quelli monumentali
I consiglieri comunali di Pd e M5s hanno depositato una mozione per chiedere di avere piena contezza degli alberi presenti sul territorio dando anche un segnale di cambiamento rispetto agli anni in cui si è pensato solo a costruire palazzi
Avere contezza degli alberi monumentali presenti in città sia per tutelarli e non dover assistere più “a tagli indiscriminati” sia per avere una pianificazione tale da garantirne la sopravvivenza e dare un segnale di cambiamento rispetto agli anni in cui “il territorio stato significativamente impattato negli anni da trasformazioni antropiche che nel privilegiare il patrimonio edilizio hanno notevolmente ridotto la superficie permeabile e minato il patrimonio arboreo territoriale che costituisce una parte significativa del verde urbano per valore paesaggistico, storico, culturale ed ambientale, oltre che identitario, sociale e sanitario in termini di salute pubblica”.
A chiedere di avviare un vero e proprio censimento degli esemplari storici con una mozione già depositata, sono i gruppi consiliari di minoranza di Montesilvano e cioè i consiglieri del Pd Romina Di Costanzo, Vincenzo Fidanza e Antonio Saccone insieme a quelli del Movimento 5 Stelle Gabriele Straccini e Giovanni Bucci. Opposizioni che chiedono anche di avviare una campagna cittadina di informazione e mettendo in atto le procedure necessarie al relativo riconoscimento.
Per Pd e M5s “è fondamentale mettere in pratica una corretta progettazione, manutenzione e gestione delle alberature cittadine. In più occasioni abbiamo assistito a comportamenti irresponsabili da parte dell’amministrazione con tagli indiscriminati di specie arboree anche di filari maturi con una semplice 'Visual tree assessment' che non han tenuto conto che all’abbattimento esiste quale alternativa la cura. Ci riferiamo, ad esempio – sottolineano -, al taglio indiscriminato di 114 alberi presenti a dimora nell’area ex Fea, che costituivano un importante polmone verde urbano, fino ad arrivare ai più recenti e misteriosi abbattimenti di due Eucalipti in zona Saline in buone condizioni di salute, senza relativa perizia e autorizzazione”.
I consiglieri comunali ricordano quindi che c'è una legge nazionale, la numero 10 del 2013, che “riconosce maggiore attenzione al patrimonio arboreo degli enti locali e che ha introdotto una serie di misure volte ad una maggiore attenzione e cura del verde urbano, imponendo ai comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti di provvedere a censire e classificare gli alberi piantati, rendendo noto a fine mandato il bilancio arboreo del comune, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria competenza, oltre all’introduzione dell’obbligo di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”.
A questa si aggiungono, proseguono le opposizioni, le“Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” e il relativo decreto attuativo del 2014 con cui si è stabilito l’obbligo per tutti i Comuni di censire i propri alberi monumentali attraverso il coordinamento della Regione e dei carabinieri forestali.
Con la mozione si chiede quindi di predisporre un censimento georeferenziato e cioè che ne individui l'esatta collocazione, del patrimonio del verde con una schedatura degli alberi monumentali secondo le modalità stabilite dal ministero dell’Agricoltura e sovranità alimentare e delle foreste.
“Censire gli alberi monumentali – concludono i consiglieri di Pd e M5s - consente di salvaguardare il nostro patrimonio arboreo e porre un freno alla recente e abusata tendenza di tagli indiscriminati e potature selvagge che ha costi importanti dal punto di vista economico e ambientale per la collettività: la salvaguardia dei giganti verdi consente di avere notevoli benefici anche in termini di contrasto al dissesto idrogeologico, mitigando l’effetto di alluvioni e allagamenti e di abbattimento dei tassi di inquinamenti atmosferici, contrastando il cambiamento climatico”.