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Bike to Coast, botta e risposta sulla pista ciclabile di Montesilvano

Dopo le critiche sollevate dall'architetto Di Giampietro sulla pericolosità della nuova pista ciclabile realizzata dalla Provincia, il presidente Di Marco ha indetto una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche lo stesso architetto

Un faccia a faccia fra l'architetto Di Giampietro, il presidente della Provincia Di Marco ed i tecnici dell'ente, riguardante la questione della pista ciclabile a Montesilvano per il progetto Bike to Coast.

Di Giampietro infatti aveva criticato il progetto, parlando di un tracciato potenzialmente pericoloso per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti.

Alla conferenza stampa era presente lo stesso Di Giampietro oltre al Presidente ed il RUP geom. Lattanzio.

Di Giampietro: "Come mai i progettisti della Provincia hanno adottato per la ciclabile una soluzione a trincea profonda (18 cm di cordolo), che crea molti problemi di sicurezza per i ciclisti e per i pedoni, invece di una soluzione ciclopedonale a raso in quota, più flessibile, ampia, dotabile di siepe e alberi?"

"E' stata una scelta dei progettisti" ha replicato il RUP.

Di Giampietro: "Ma perchè? Con quali criteri".

RUP "Secondo noi è più sicura per i pedoni che sono protetti dalle biciclette che viaggiamo in trincea".

Di Giampietro: "Anche se si riduce lo spazio pedonale fino a 1,50 m di fronte al Tortuga? Anche se si continua ad avere una trincea binario in cui non è possibile muoversi o schivare un bambino che attraversa la pista? o un pedone che attraversa la strada? Anche se c'è un cordolo lato strada di nudo cemento largo 50 cm e alto quasi 20 cm, con il rischio per un ciclista che cade di ritrovarsi in mezzo ad una strada con veicoli in transito ?".

RUP "Ma fare un percorso ciclopedonale in quota sarebbe costato troppo"

Di GiampietroMa perché, demolire il marciapiede esistente per allargare la pista ciclabile non costa niente ? E a che cosa serve avere una pista ciclabile allargata se continua a strare dentro un fosso o trincea (un velodromo)? se si riduce il già modesto percorso pedonale (variabile da 3,20 m a 1,50 m, a fronte dei 6 m di Silvi e dei 9 m di Pescara) ? e se è affiancato da un baratro ciclabile che contraddice le norme sulle barriere architettoniche per altezza eccessiva dei cordoli, senza verde, senza siepi ?" Dunque è per risparmiare soldi che ne spendiamo per sfasciare i marciapiedi ed allargare una pista ciclabile che, sarà di larghezza standard, ma è più squallida senza verde ed insicura di quella che c'era.

"Di Giampietro: Ma si recuperanno i parcheggi persi nel tratto via Marinelli ?

RUP "Quel tratto è di competenza del Comune di Montesilvano". In realtà con i 285 mila euro ricevuti dal Comune la pista è stata costruita al posto dei parcheggi, che non si recupereranno dall'altro lato della strada "Perchè non ci sono i soldi".

"Alle molte altre domande i responsabili della Provincia non hanno voluto rispondere. Non se ne parla nemmeno di rivedere il progetto ed evitare gli errori più grossolani" ha commentato l'architetto.

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