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Venerdì, 19 Aprile 2024
Montesilvano Montesilvano

Ha letteralmente costruito buona parte delle nostre città: quella della Saline srl è una storia di lungimiranza e resilienza [FOTO]

Era il 1953 quando aprì i battenti con nei magazzini sabbia e ghiaia per diventare nel tempo un riferimento nel settore grazie alla capacità di cogliere le opportunità di un settore complesso e in continuo cambiamento. Una storia di famiglia che proprio su questa ha costruito la sua forza tagliando il traguardo dei 70 anni

Era il febbraio 1953 quando Ernano Natale insieme ad alcuni soci fondò la Saline srl in via Chieti a Pescara. Non era solo, ma lo rimase presto prendendo in mano un'azienda che dopo settant'anni è ancora pienamente operativa. Ora si trova a Montesilvano e a la sua è la storia di una famiglia che si può dire, ha letteralmente “fatto” le nostre città. Questo grazie alla capacità di anticipare i tempi cogliendo le opportunità che il settore man mano è stato ed è capace di offrire.

Prima la sabbia e la ghiaia, poi il calcestruzzo, quindi i materiali inerti e la rivendita specializzata. Non è facile restare attivi in un mercato come quello delle costruzioni. Le trasformazioni sono tante e inevitabili, ma questa realtà del territorio ha saputo sempre reinventarsi grazie a quel senso di famiglia che è stato il cardine su cui costruire quella solidità che oggi il nipote che di quel nonno porta il nome, suo fratello Lino e i cugini Marco, Sandro (Natale anche loro) e Maurizio Sagazio portano avanti.

Le foto storiche della Saline srl

 

Probabilmente ci dice Ernano, saranno loro l'ultima generazione dell'azienda e forse aggiunge, è meglio così. “Non è facile passare una vita tra polvere e fango” dice spigando che la società gestisce anche delle cave e che i figli hanno fatto scelte diverse. Un vero e proprio pezzo di storia per le nostre città che Montesilvano e Pescara hanno contribuito e contribuiscono a far crescere e sviluppare.

Era il 1966 quando il nonno portò da Bari le prime betoniere. Erano le prime a Pescara. Lui era un bambino e giocava in quegli spazi dell'azienda dove erano parcheggiate senza capire bene cosa fossero e a cosa servissero. Avrebbe imparato a conoscere benissimo quella intuizione che il fondatore ebbe nel capire, insieme ai figli Antonio e Mario e il genero Guido Sagazio,  era il futuro. E lo era davvero perché per le costruzioni quello degli anni '70 fu un vero e proprio boom.

Di acqua sotto i ponti, è proprio il caso di dirlo perché tanti le generazioni dei Natale e i Sagazio ne hanno costruiti, ne è passata davvero tanta. Settant'anni quelli trascorsi che sembrano molto di più se si considera la velocità con cui Pescara e Montesilvano sono cambiate e che, ci dice, “negli anni '50 dai racconti che mi hanno sempre fatto c'erano ancora carrozze e cavalli”.

È nel 1975 che Ernano, figlio di Antonio, entra fattivamente in azienda è del nel 1997 che inizia definitivamente a guidarla con il fratello e i cugini. Un momento d'oro quello degli anni '70, ma anche il paragone per comprendere quanto i tempi siano cambiati dato che oggi a soffrire di più, ci spiega, è proprio il calcestruzzo. Ecco perché sapersi adattare ai tempi è stata la chiave per restare sempre sulla cresta dell'onda.

Se la costruzione dei ponti è la cosa che Ernano ricorda meglio soprattutto quando si è dovuti intervenire per ricostruirli, lavori particolarmente complessi, ma quanto mai necessari per creare i collegamenti tra le comunità, il ricordo più brutto è quello del 10 aprile del 1992. Una data che ricorda benissimo come tutti i pescaresi: fu l'anno dell'alluvione e della tragedia del crollo del ponte Tavo. 

“Siamo dovuti scappare – racconta -. Fummo letteralmente sommersi”. Non fu facile tornare in azienda e affrontare quella la devastazione. Tutto cancellato in un attimo. La soluzione fu una e una soltanto: rimboccarsi le maniche e ricominciare e “lo abbiamo fatto da soli. Gli anni bui ci sono stati e oggi c'è tanta concorrenza soprattutto straniera”, ma la professionalità continua a pagare. Le ristrutturazioni del bonus 110 per cento hanno offerto nuove opportunità e la ripresa, dopo un momento non facile per il settore costruzioni, c'è stata.

Se quello dell'alluvione è il ricordo più brutto, quello dei 50 anni dell'attività per Ernano è forse uno dei più belli. Parliamo del 2003. Fu l'anno in cui suo padre lasciò le redini dell'azienda e in cui l'amministrazione consegno un riconoscimento alla Saline srl con l'azienda che decise di festeggiare l'occasione con tutta la città. “Organizzammo una grande festa anche con Vincenzo Olivieri”, ci dice. Se c'è una difficoltà, spiega, è quella della burocrazia.

“Oggi aprire un cantiere ha costi elevatissimi. Con quello che spendi prima di iniziare un tempo ci costruivi un primo piano”, racconta con un sorriso a rimarcare quanto in settant'anni le cose siano cambiate. I cambiamenti d'altra parte così come nella vita sono inevitabili, ma in un'epoca globale dove la concorrenza è molto più ampia, essere ancora un riferimento sul territorio e non solo vuol dire essere una garanzia di qualità, professionalità e resilienza. 

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