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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Medea Odv si stringe al dolore della famiglia di Andrea Silvestrone: "Campione nello sport e nella vita"

Il campione paralimpico di tennis era responsabile del supporto psicologico e legale per la disabilità sportiva dell’associazione

L'associazione Medea Odv si stringe attorno alla famiglia di Andrea Silvestrone, colpita da una tragedia immane.
Silvestrone era responsabile del supporto psicologico e legale per la disabilità sportiva dell’associazione.

Purtroppo è deceduto dopo un incidente lungo l’autostrada A14. Nello schianto, hanno perso la vita anche i due figli, di 13 e 8 anni mentre il terzo dei fratellini, di 12 anni, è in gravissime condizioni.

«Siamo distrutti, Andrea era un punto di riferimento per tutti», commenta il presidente di Medea, Francesco Longobardi, «campione nel tennis e nella vita, Silvestrone aveva fatto dell’inclusività una vera missione. Proprio per  l’impegno profuso nel sociale era stato premiato dal suo Comune, Montesilvano. Una vita, la sua, segnata da tante difficoltà: 16 anni fa, nel giorno del suo trentatreesimo compleanno gli era stata diagnosticata una forma aggressiva di sclerosi multipla che lo aveva costretto sulla sedia a rotelle. Una notizia che avrebbe sconvolto chiunque: ma grazie alla sua forza d’animo Andrea si era avvicinato al wheelchair tennis riuscendo a conquistare in pochi mesi il primo titolo italiano. Un trampolino di lancio verso i circuiti internazionali di tennis in carrozzina. Una seconda malattia lo aveva colpito nel 2019, paralizzandolo per diversi mesi. Ma anche in quella circostanza era stato capace di reagire: dopo qualche mese era tornato a scalare il ranking mondiale nella sua disciplina. Nel 2021 era riuscito a strappare un doppio successo: titolo di campione italiano, e primo italiano nel mondo nella classifica globale di weelchair tennis. Da allora il suo motto è sempre stato “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Un mantra che ha continuato a ripetere a sé stesso e ai suoi ragazzi. Dal 2022, infatti, era stato insignito della laurea ad honoremin “Teoria e Metodologia dell’Allenamento” dalla facoltà di Scienze e Tecniche dello Sport di Isfoa. L’associazione Medea Odv lo aveva scelto come ambasciatore del progetto “Emozioniamoci…diamo un calcio al bullismo” proprio per la suo straordinario impegno nella lotta all’emarginazione, in ogni sua forma. “Lo sport mi consente di veicolare importanti messaggi", aveva detto Silvestrone in una recente intervista a Veratv, "e nella mia condizione non ho solo il piacere, ma anche il dovere  di raccontare come ogni disavventura della vita possa essere trasformata in opportunità”. Parole destinate a lasciare un segno. Andrea Silvestrone non c’è più, ma ci lascia la sua più grande eredita: un esempio di vita e di coraggio che non dimenticheremo mai».

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