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Cronaca Montesilvano

Sparatoria in via Vestina: si è costituito Rizziero Morelli

Rizziero Morelli, l'uomo di etnia rom accusato di aver sparato domenica sera al titolare del bar Riccione di Montesilvano Paolo Gnoli, dopo essersi nascosto ha deciso di costituirsi ai Carabinieri. "Sono innocente, non ho sparato io", dichiara, ma i testimoni non hanno dubbi

Alla fine, dopo 16 ore di latitanza, Rizziero Morelli, il trentaduenne di etnia rom accusato di aver sparato a Paolo Gnoli all'interno del bar Riccione di Montesilvano, si è costituito.

L'uomo, probabilmente a seguito delle pressioni ricevute dai propri cari, ha deciso di presentarsi spontaneamente dai Carabinieri di Montesilvano, dove però si è subito dichiarato innocente. "Io non c'entro niente con la sparatoria, non sono stato io" ha dichiarato Morelli.

Fin dalla sera di domenica i militari lo stavano cercando insistentemente, ed erano pronti a mettere in atto una serie di perquisizioni a tappeto nelle abitazioni delle famiglie rom della città.

Ora si trova in stato di fermo presso il Carcere di San Donato, indagato per tentato omicidio, porto illegale d'arma, lesioni gravi.

Grazie alle testimonianze dei presenti, infatti, i Carabinieri avevano ricostruito l'intera vicenda: Morelli era arrivato ubriaco al bar Riccione insieme ad un amico, chiedendo da bere. Gnoli si sarebbe rifiutato di servirlo, e lo avrebbe cacciato dal locale. Poco dopo l'uomo è tornato alla carica, questa volta con una pistola, sparando un primo colpo sul bancone, per poi premere nuovamente il grilletto e ferire alla gamba il titolare.

AGGIORNATO ALLE 9,30 DEL 27 OTTOBRE 2009



Erano circa le 19,30 di ieri sera, una domenica come le altre per Paolo Gnoli, 40 anni, titolare del bar Riccione lungo via Vestina, all'altezza del Bingo.

Un uomo, poi identificato come Rizziero Morelli, trentenne di etnia rom, entra nel locale completamente ubriaco, forse anche sotto l'effetto di stupefacenti. Gnoli intima al rom di abbandonare il locale, ne nasce un breve diverbio ma il rom sembra allontanarsi.

In realtà, secondo le prime testimonianze, l'aggressore torna per vendicarsi armato di pistola. Spara un primo colpo verso il bancone.
Un avvertimento al quale seguirà un secondo colpo, che questa volta, purtroppo, colpisce alla gamba il titolare del locale.

Ad accorgersi immediatamente dell'accaduto è la titolare del distributore di benzina di fianco al bar, che avverte subito i Carabinieri ed il 118 quando si accorge dell'uomo ferito.

Intanto l'aggressore fugge facendo perdere le sue tracce. Sul posto arrivano i militari di Pescara e Montesilvano, che iniziano subito le indagini e tentano di rintracciare il colpevole. Gnoli viene subito portato in ospedale. Per lui tanta paura ed una prognosi di 40 giorni.

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