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Cronaca

Anno nero per la montagna in Abruzzo: otto morti nel 2019

Otto persone hanno perso la vita nel corso del 2019 sulle montagne abruzzesi, un numero doppio rispetto alla media dei decessi degli ultimi 10 anni

Otto morti nel 2019 sulle montagne d'Abruzzo, un numero doppio rispetto alla media dei decessi annuali per incidente avvenuti negli ultimi 10 anni. Sette morti solo nell'ultimo mese, con un decesso avvenuto ad aprile per un malore. Nei giorni scorsi, il Cnsas aveva lanciato un appello a tutti gli utenti appassionati di montagna, sia esperti che neofiti, per verificare sempre non solo le condizioni meteo prima di iniziare un'escursione, ma anche le condizioni del terreno e della neve, particolarmente instabile in questo periodo con tratti ghiacciati poco visibili.

Il 25 aprile Giuseppe Ioannucci, 48enne aquilano, è deceduto per un malore sul gran sasso mentre con la tavola da sci tornava a valle dopo un'escursione. Il 1 dicembre Matteo Martellini, 37enne di Città Sant'ANgelo, è stato trovato morto dopo due giorni di ricerche per una caduta in un canalone sul versante sud ovest del monte Camicia. Sempre il 1 dicembre sono morti Gianpiero Brasile 58 anni originario di Lanciano e Antonio Muscedere 55 anni originario di Sora, alla rava del Ferro, nel territorio di Sant'Eufemia a Majella sempre per una caduta.

MORTI DUE GIOVANI ALPINISTI

Il giorno seguente 2 dicembre trovato morto un altro escursionista disperso, sul versante aquilano della Majella: Fabio Cicone, carabinieri di Sulmona 51 enne.

Infine nel giorno di Natale è deceduta travolta da una slavina Franca Di Donato, 49enne di Roseto, nella zona del corno grande sul Gran Sasso e ritrovata senza vita il giorno successivo. Sempre il 26 dicembre sono morti due giovani alpinisti Ryszard Barone, 25 anni e Andrea Antonucci 28 anni entrambi di Corfinio, precipitati durante una cordata sul versante orientale del Gran Sasso.

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