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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Mazzette e corruzione per la ricostruzione post terremoto: arresti a Bussi, Popoli e Pescara

Un sistema corrotto per gestire ed assegnare in modo illecito gli appalti relativi alla ricostruzione post terremoto, con tangenti che sfiorano il milione di euro e favori quello scoperto dalla Forestale

Sette persone in manette, perquisizioni e sequesti di denaro pari a 330 mila euro.

Importante operazione del Corpo Forestale dello Stato coordinato dalla Procura di Pescara, che ha permesso di sgominare un'associazione a delinquere composta da pubblici ufficiali, tecnici progettisti ed imprenditori tutti legati agli appalti per la ricostruzione post terremoto fra Bussi sul Tirino, Pescara, Popoli, Perugia, Gubbio ed Assisi.

L'indagine è iniziata a seguito della denuncia di un imprrenditore edile umbro, che dopo essersi aggiudicato tre appalti per la ricostruzione a Bussi ha ricevuto la richiesta dal direttore die lavori di una tangente pari a 960 mila euro per dividerla con gli altri tecnici coinvolti.

Le intercettazioni successive hanno permesso di ricostruire una rete ben organizzata per la gestione illecita degli appalti post terremoto fra Bussi e Bugnara, in provincia de L'Aquila.

Il sistema consisteva nell'accaparramento da parte degli arrestati degli incarichi di progettazione degli edifici, per ottenere una sorta di monopolio ed escludere gli altri soggetti in gara e costringendo le ditte ad erogare somme di denaro per poter accedere agli appalti per i cantieri.

Una sorta di "tassa" da pagare per poter lavorare. Il buon esito dell’istruttoria per la richiesta del contributo veniva garantito dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico della Ricostruzione n. 5 del cratere aquilano che, come contropartita della vendita degli atti del proprio ufficio, otteneva la promessa  di rilevanti somme di denaro (importi pari al 5% del valore degli appalti per un importo di circa euro 29.000.000,00) oltre a favori materiali quali lavori edili gratuiti presso un abitazione di proprietà, la disponibilità di un autovettura e l’assunzione di un familiare presso una ditta affidataria dei lavori).

In un caso, lo stesso Responsabile ha ottenuto 10 mila euro in contanti e la promessa di averne altri 130 mila per l'appalto della scuola materna ed elementare di Bugnara.
 

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