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Cronaca

Mare inquinato a Pescara, caos e polemiche sulla balneabilità

Continua a far discutere la questione della balneabilità del mare di Pescara, dopo i dati relativi agli ultimi giorni di luglio quando ci sono stati diversi superamenti dei limiti di legge e non sono scattati i divieti

Continua la polemica relativa alla questione della balneabilità del mare di Pescara. Dopo i dati diffusi dall'Arta relativi agli ultimi giorni di luglio, quando i valori di alcuni batteri fecali hanno superato abbondantemente i limiti di legge ma non sono scattati i divieti, intervengono le forze politiche locali per chiedere chiarezza.

Già il movimento Pescara Mi Piace aveva chiesto lumi all'amministrazione comunale per conoscere esattamente se e dove il mare cittadino è balneabile. L'Arta ha fatto sapere che i superamenti hanno riguardato solo gli ultimi giorni di luglio, quando c'è stata anche la rottura della condotta nei pressi di via Raiale mentre dai primi giorni di agosto la situazione sarebbe tornata alla normalità. Continuano però le segnalazioni di bambini colpiti da problemi alla pelle dopo aver fatto il bagno in mare in quei giorni.

Il Direttore Tecnico Arta Damiani ha anche precisato che spetta al Comune l'obbligo di imporre il divieto di balneabilità in caso di valori anomali. Rassicurazioni invece in merito alla questione dell'utilizzo del disinfettante Oxystrong, una sostanza che l'Arta ha confermato essere innocua per la salute.

Intanto il M5S, con il parlamentare Gianluca Vacca, ha annunciato due interpellanze urgenti al Comune e alla Regione da parte dei consiglieri pentastellati sulla vicenda, con un esposto in Procura che verrà presentato a breve proprio dai pentastellati.

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