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Cronaca

Maltempo e alluvione a Pescara: le reazioni

Ecco le prime reazioni degli ambientalisti e della Cna all'ondata di maltempo che ha portato ad alluvioni diffuse e all'esondazione del fiume Pescara. WWF: "Distruzione annunciata, ora servono interventi urgenti"

Arrivano le prime reazioni e dure critiche alla gestione del territorio, a seguito della forte ondata di maltempo che ha interessato Pescara e l'Abruzzo nelle ultime ore.

AMBIENTALISTI "Per Legambiente, Forum Abruzzese Movimenti per l'Acqua, WWF, Marelibero.org, Pro natura e Italia Nostra non può dirsi civile una Regione che non ha il Piano cave previsto dal 1983, in cui il Piano di Tutela delle Acque (adottato nel 2010) non prende in considerazione i cambiamenti climatici e permette lo sfruttamento idroelettrico incontrollato dei fiumi; che ha approvato centinaia di piccole varianti peggiorative del Piano paesistico; in cui il Comitato V.I.A. e l'Autorità di Bacino (!) autorizzano progetti di infrastrutture e centri commerciali in aree a rischio (come Megalò 2); dove il Consiglio Regionale approva il Piano casa e la Legge Edilizia, devastanti, con premi di cubatura fino al 50% che si aggiungono alle mostruose previsioni di Piani regolatori già ampiamente sovradimensionati; in cui la Giunta abruzzese adotta poche settimane or sono una variante al Piano del Demanio marittimo che appesantisce ulteriormente il carico di cemento sulle spiagge martoriate dalle mareggiate. Non può dirsi evoluta una società in cui la stragrande maggioranza dei Comuni (unica mosca bianca S. Giovanni teatino), a partire da quelli a forte rischio come Montesilvano e Francavilla, recepisce nel peggiore dei modi il Piano casa e la legge edilizia con strabilianti aumenti di cubatura. Dove il comune di Chieti appoggia il ricorso al TAR sulla decisione del Comitato VIA di bloccare Megalò 3; dove la Caserma dei Vigili del Fuoco di Pescara è tra le prime aree ad essere allagata.
Stiamo parlando del 2013, non del 1960!
Ora basta, siamo stanchi di denunciare e non ottenere cambiamenti radicali.
" dichiarano le associazioni che chiedono interventi e leggi che tutelino il territorio, bloccando ad esempio la nuova viabilità sul Saline, passando anche per l'educazione della popolazione che dev'essere istruita sui comportamenti da tenere in caso di rischio, oltre a imporre agli agricoltori pratiche che impediscano frane e smottamenti.

Per questo, il 6 dicembre si terrà una conferenza stampa.

CNA "Le amministrazioni comunali dei centri delle province abruzzesi colpiti in queste ore dai danni provocati dagli eventi atmosferici, sospendano temporaneamente il pagamento di tutte le tasse a carico delle imprese». E’ la richiesta del presidente della Cna regionale, Italo Lupo, secondo il quale «nel momento in cui è in corso la conta dei danni provocati dall’alluvione e dall’esondazione dei diversi corsi d’acqua presenti sul territorio delle nostre province più danneggiate, cioè Chieti, Pescara e Teramo, con centinaia di titolari di piccoli esercizi commerciali e artigianali duramente colpiti, e perdipiù costretti a intervenire spesso con le sole proprie forze per salvare le rispettive attività, aggiungere un accanimento fiscale apparirebbe del tutto fuor di luogo" dichiara la Cna con il presidente Lupo, che chiede buonsenso agli amministratori locali, invitando gli associati a rivolgersi ai comuni per chiedere il risarcimento danni.

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