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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Londra dopo l'attentato: il racconto di un pescarese residente nella capitale britannica

Hermo D'Astolfo, ex Commissario Regionale per lo sviluppo industriale, ha documentato per noi il clima di terrore che circonda la metropoli londinese dopo l'ennesimo attacco terroristico. Metropolitana semi deserta e agenti ovunque

Allerta massima e città invasa dai militari. Il livello più alto di attenzione è stato elevato dal premier Theresa May per timore di nuove azioni da parte dell'Isis. Regna la paura a Londra, dopo l'esplosione avvenuta nel vagone metro a Parsons Green, nel quartiere di Fulham. La gente fa fatica a tornare alla normalità e lo si avverte dalla scarsa affluenza di passeggeri che utilizza la District Line per raggiungere le abitazioni o il luogo di lavoro, o più semplicemente per spostarsi dalla zona est a sud-ovest, quella servita dalla linea verde che è già stata prontamente ripristinata. Hermo D'Astolfo si è trasferito quattro anni fa sulle rive del Tamigi, lasciando l'Abruzzo tra rimpianti ed amarezze.

Oggi è un volontario della EMT (Emergency Medical Technician) e lavora a Russel Square come interprete receptionist per un'importante struttura alberghiera. In un breve reportage ci ha documentato la cruda realtà durante il tragitto che dal quartiere olimpionico porta a Broadway.

Attentato Londra Metro

"La stazione dove è avvenuta l'esplosione non è centro nevralgico di collegamento ma attraversa Whitechapel, ormai quasi interamente abitato da islamici, dove sono presenti quattro moschee. Qui c'è anche l'ospedale Charing Cross, tra i più importanti dell'intero distretto. In genere, al mattino, ci sono comunque centinaia di persone in attesa del treno di superficie che devia durante il tragitto verso altre linee di metropolitana. Oggi Parsons Green appare desolata. Sembra di stare in una tipica giornata invernale, quando nevica abbondantemente e tutto sembra ovattato. Ci sono agenti, poliziotti e soldati della British Army in tenuta anti sommossa o semplicemente in borghese. Le carrozze sono vuote e la gente non si sente tranquilla".

Hermo D'Astolfo è stato anche testimone oculare del rogo alla Grenfell Tower che causò la morte di circa 100 persone.

"Londra è ormai assediata ed il pericolo è sempre dietro l'angolo, ma ormai stiamo imparando a conviverci. Le vicissitudini della vita mi hanno portato fin qui, ma se potessi tornerei volentieri a Pescara e a Manoppello dove ho vissuto i miei anni più belli e spensierati. So benissimo però che molte cose sono cambiate e che difficilmente troverei nuove prospettive interessanti".

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