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Cronaca

Lite finita in tragedia a Pescara, il ragazzo non sapeva che Paolucci fosse morto

L'esame autoptico sarà fondamentale per chiarire le cause del decesso del 56enne originario di Tollo ma residente in zona stadio nel capoluogo adriatico

Sarà eseguita lunedì prossimo, 15 luglio, l'autopsia sul corpo di Tiziano Paolucci, il 56enne morto in strada a Pescara, in via della Pineta giovedì intorno alle 20 dopo una lite avuta con un giovane di 19 anni, M.N..
L'esame autoptico sarà fondamentale per chiarire le cause del decesso del 56enne originario di Tollo ma residente in zona stadio nel capoluogo adriatico.

Infatti se venisse accertato che a causare la morte siano stati i colpi ricevuti durante la violenta lite che si è scatenata per una questione relativa al parcheggio delle automobili si aggraverebbe di molto la posizione del giovane. 

Diverso il caso in cui fosse acclarato che la morte sia sopraggiunta per un malore. Di certo i calci e i pugni (per ben due volte sono venuti alle mani dopo essere stati divisi) avrebbero potuto cagionare qualche danno tale da procurare il conseguente malore. Il 19enne è stato rintracciato subito dopo dai carabinieri a Colle Pineta, in via Lago Isoletta, dove aveva fatto ritorno senza sapere del decesso di Paolucci. Infatti il ragazzo si era rimesso al volante della sua automobile, una Jeep Renegade di colore bianco, e lo stesso aveva fatto Paolucci risalendo sulla sua Kia Ceed station wagon. Ma dopo pochi metri si è sentito male e subito dopo si è accasciato al suolo perdendo la vita davanti alla moglie Angela e la figlia Silvia che erano con lui.

Il giovane, assistito dal suo avvocato, è stato ascoltato dai militari dell'Arma e dal pm Marisa Tommolini, e avrebbe chiarito di non sapere che il 56enne fosse morto e si sarebbe detto sconvolto e sotto shock per quanto accaduto. 

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