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Cronaca

La Procura di Vasto sequestra la lettera lasciata da Trotta ai familiari

Il dirigente del dipartimento Salute Mentale della Asl di Pescara aveva lasciato uno scritto prima del suicidio avvenuto nel carcere vastese

La lettera indirizzata ai familiari da Sabatino Trotta e i suoi effetti personali sono stati posti sotto sequestro dalla Procura di Vasto che ieri, giovedì 8 aprile, ha aperto un fascicolo di inchiesta per il suicidio dello psichiatria dirigente della Asl di Pescara, come riferisce Ansa Abruzzo.
Trotta, 55 anni di Castiglione a Casauria ma residente a Spoltore, si è tolto la vita l'altra notte in carcere dove era stato ristretto al termine di una indagine su un appalto da oltre 11 milioni di euro che sarebbe stato pilotato.

I magistrati vastesi hanno aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, ma il cui destino è quello di essere tramutato in istigazione al suicidio qualora ne risultassero le evidenze: di norma le lettere dei suicidi, se contengono solo messaggi alla famiglia, vengono rilasciate ai familiari, mentre vengono acquisite se si ritiene che possono fornire elementi alle indagini. L'avvocato di Trotta, Antonio Di Giandomenico, all'Ansa Abruzzo fa sapere che «questo sequestro è un atto dovuto», ma la valutazione dello scritto deve essere fatta dai Pm vastesi. Il legale dello psichiatra ha rivelato che l'autopsia di Trotta verrà effettuata domenica 11 aprile. L'avvocato in una nota ha anche in seguito chiarito che sta valutando ulteriori iniziative per tutelare l'immagine del dottor Trotta alla luce di alcune indiscrezioni pubblicate su vari organi di stampa.

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