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Cronaca Stadio / Viale Pepe

"Il boulevard non ci convince", cittadini perplessi (ma non troppo) sulla riqualificazione di via Pepe

C'è chi sottolinea la cancellazione dei parcheggi e chi è fiducioso su un miglioramento della zona. L'importante è che i lavori finiscano, perché alcuni non ne possono più (con tanto di cartello). Parlano cittadini e commercianti

Un cartello attaccato sulle grate che delimitano il cantiere di via Pepe è più eloquente di mille parole: "Per costruire il Colosseo ci è voluto meno tempo". Tra le contestazioni che vengono rivolte ai lavori in corso, infatti, c'è proprio la durata degli interventi di riqualificazione, iniziati ormai da parecchio tempo. Interventi che, come spiegato a IlPescara.it dall'assessore Luigi Albore Mascia, erano stati sospesi momentaneamente «per il reperimento dei materiali, oltretutto suscettibili di continui aumenti che vanno ad incidere sul quadro economico a suo tempo approvato». Ora siamo quasi in dirittura d'arrivo, con l'ampio marciapiede del lato destro (direzione mare-monti) che è stato ormai completato dopo il rifacimento di Fosso Bardet, mentre continua il restyling del manto stradale che poi diventerà, come detto dal sindaco Masci, parte integrante di un boulevard. 

In altre parole si prevede la creazione di una piazza lineare piena di verde che occuperà una delle due carreggiate, con una spesa di oltre 300mila euro e la circolazione che rimarrà a doppio senso, dimezzando però lo spazio e sottraendo diversi posti auto. È soprattutto questo elemento che genera il disappunto di alcuni commercianti: «Con la nuova strada - ci spiega uno di loro - tanti parcheggi verranno cancellati e bisognerà andare a lasciare l'auto molto più in giù perché, appunto, qui non ci sarà più posto. Volevano anche erigere un muro divisorio tra la parte pedonale e quella stradale, ma ci siamo opposti: ci mancava solo questo, cioè che facessero "il muro di Berlino"! Per carità!». Più prudenti altri negozianti, che esprimono sostanzialmente una posizione neutra perché, prima di giudicare, vogliono capire come diventerà via Pepe: «Vediamo che ne verrà fuori».

E se per Mascia la presenza dello stadio a pochi passi rappresenta un valore aggiunto, è esattamente il contrario per Pietro D'Agostino, titolare della gelateria Bibò: «Non si verrà a creare un passeggio perché questa non è una zona di passeggio, anche per il fatto che c'è lo stadio. Se vuoi andare a fare le vasche, ti rechi in centro. Per assurdo bisognerebbe ragionare su uno spostamento dello stadio, e poi solo allora, al limite, si potrebbe ipotizzare una rilettura di questa zona in chiave pedonale. Stanno rovinando via Pepe, che in passato poteva fare concorrenza a corso Umberto per la sua bellezza, essendo la strada principale che si apriva verso il mare. Prima con la costruzione di quella pista ciclabile e il conseguente restringimento della carreggiata, ora con la realizzazione di questo "boulevard", si sta seguendo una linea che non condivido perché, tra l'altro, sta venendo meno la presenza dello spartitraffico centrale nel quale c'erano tanti begli alberi».

Cantiere boulevard viale Pepe

In effetti anche gli ambientalisti hanno protestato con veemenza, nel corso degli ultimi mesi, perché si è più volte reso necessario il taglio delle piante presenti in zona. Ma secondo D'Agostino c'è anche un altro problema: «Porta Nuova è sempre stata snobbata e trascurata rispetto al centro. Prova ne è il fatto che in questi ultimi anni molte persone hanno riconsegnato la propria licenza perché tante attività hanno chiuso i battenti, ma di tutto questo il Comune sembra non accorgersene».

Ovviamente la posizione dell'amministrazione è diametralmente opposta, e va nella direzione di voler dare un nuovo volto a un'area comunque storica per il quartiere. William Gelsumino, animatore del club biancazzurro "Quelli del Delfino", conosce molto bene Porta Nuova e frequenta via Pepe da anni anche per via della sua passione calcistica: «A me personalmente questo progetto non dispiacerebbe», ci dice. «Se via Pepe dovesse venire così come la immagino, con le panchine e una parte della strada a doppio senso, sarebbe una riqualificazione importante, a patto però che gli alberi non vengano tagliati. Dal punto di vista strettamente pedonale, una zona così sarebbe una bella cosa. Aspetto tuttavia di vedere l'opera finita e al 100% funzionante per dare un mio giudizio completo».

La problematica dei parcheggi viene evidenziata anche da una signora che abita nei pressi, mentre c'è chi ci fa notare che «già si è dimezzato il fatturato dei commercianti nel momento in cui c'è stato l'accorpamento dei due lotti della pineta. Se adesso si toglie un altro pezzo di strada e, conseguentemente, di parcheggi, si rischia che la gente tenda a girare al largo, non passando più per questa zona. Il rischio, dunque, è che il fatturato diminuisca ulteriormente. Via Pepe ha già perso 50-60 posti auto con la realizzazione della pista ciclabile nell'altro punto della strada. Speriamo che, a lavori ultimati, abbia avuto ragione il Comune».

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