Webstrade: "Tolta la quercia secolare, gli incidenti dimostrano che pericolosa era la rotatoria non l'albero" [FOTO]
L'architetto Di Giampietro torna a puntare il dito sul progetto che ha portato all'abbattimento del grande albero: "Quando si arriverà a chiedere conto di quanto avvenuto ci costituiremo parte civile"
La quercia secolare è stata abbattuta con quello che era stato definito un “blitz” dell'Anas che ha destato la rabbia di residenti e associazioni, ma le polemiche sulla nuova rotatoria di Moscufo non si arrestano.
A dimostrazione che ad essere pericolosa per la viabilità sia proprio la rotatoria per realizzare la quale l'albero è stato abbattuto e non l'albero ormai scomparso, denuncia oggi Webstrade, sarebbero “la serie di incidenti, evitati per poco e ripetuti – afferma l'architetto Giuseppe Di Giampietro - . Stiamo aspettando l'incidente mortale ? Chi dovrà rispondere per questi errori, abusi e sordità alle richieste di cittadini ed esperti? Vorremo costituirci parte civile quando si arriverà a chiedere il conto di questa vicenda di ignoranza presunzione e arroganza”, dichiara.
“L'avevano scritto, con una diffida , tecnici progettisti stradali. Forestali paesaggisti e architetti avevano chiesto di salvare quella quercia storica, inserendola tra gli alberi monumentali, e facendola diventare fuoco di un nuovo progetto di rotatoria sulla Ss151, fondovalle Tavo, all'incrocio con la zona industriale di via Sardegna – ricorda -. Quel progetto Anas era da cambiare, perché pericoloso, malfatto, non rispondente alle norme e incapace di inserirsi in un territorio di cui la quercia era elemento identitario. L'arroganza presuntuosa, il rifiuto di discutere con i comitati tecnici e le associazioni ambientaliste, avevano portato Anas a far abbattere la quercia storica 'perché pericolosa per la sicurezza stradale'. Contro ogni evidenza di un progetto, esso sì pericoloso e incidentogeno , fatto al risparmio economico, senza alcuna attenzione per l'intorno urbano”.