Nuovo incidente nella rotatoria di Moscufo dove c'era una quercia, auto si ribalta e finisce fuori strada [FOTO]
Il sinistro si è verificato nella notte tra venerdì e sabato alla rotatoria lungo la strada statale 151, la fondovalle Tavo: e il secondo grave incidente in un mese
Nuovo grave incidente stradale alla rotatoria di Moscufo dove c'era la quercia che è stata abbattuta.
Un'automobile, una Citroen, si è ribaltata nella notte tra venerdì e sabato dopo essere finita contro la rotatoria mentre stava percorrendo la strada statale 151, la fondovalle Tavo.
«Era prevedibile, previsto dai tecnici ed è successo per la seconda volta in un mese», denuncia Di Giampietro Webstrade, «dopo il grave incidente del 15 ottobre scorso, quando si è distrutta un'auto che ha scavalcato la rotatoria, uscendo anch'essa fuori strada di notte, un nuovo incidente grave sulla rotatoria dell'orrore, contestata, della quercia abbattuta».
Così prosegue Di Giampietro: «Nonostante le diffide preventive in fase di costruzione, nonostante le relazioni di tecnici progettisti, ingegneri e architetti, e le relazioni di ambientalisti, forestali e paesaggisti, per cambiare il progetto Anas della rotatoria sulla strada statale 151 e la via Sardegna, il progetto è stato realizzato da Anas senza ascoltare proteste e diffide, tagliando anche una quercia monumentale centenaria. Ma l'intervento si conferma un intervento incidentogeno. Oltre ad aver distrutto un bene paesaggistico e ambientale locale, la rotatoria continua a creare, con cadenza mensile incidenti gravi. Forse stiamo aspettado il morto per discutere, rivedere e cambiare un intervento stradale fuori norma e pericoloso? Può un ente che dovrebbe occuparsi di sicurezza stradale, realizzare interventi senza ascoltare il territorio, diventando fonte di insicurezza per utenti della strada e abitanti locali?».
Questa la conclusione di Di Giampietro: «La rotataria è fatta male, fuori norma e senza attenzione al contesto ambientale e funzionale locale. È completamente eccentrica rispetto all'asse della fondovalle Tavo e priva dei requisiti geometrici di norma. Nonostante godesse di un bilancio di circa 1,3 milioni di euro per 3 interventi su varie strade statali dell'interno, Anas ha realizzato un intervento pericoloso, al risparmio, senza ascoltare proteste e proposte di cittadini, tecnici e ambientalisti locali. Cosa aspetta la Regione, il prefetto o la stessa azienda Anas a leggere i documenti e le diffide inviate e a discutere le modifiche dell'opera con cittadini e portatori di interesse? Cos'altro deve succedere per ascoltare il territorio, rivedere gli errori ed attivare un processo di partecipazione? Forse Anas è un ente extraterritoriale, che usando soldi pubblici può fare quello che vuole? Speriamo che qualcosa cambi prima che sia troppo tardi».