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Cronaca

Inchiesta Regione, Chiodi al contrattacco: "Ridatemi dignità, tutto si chiarirà"

Il Presidente della Regione Chiodi passa, come promesso, al contrattacco in merito alla vicenda delle presunte spese gonfiate e rimborsi. Il Presidente chiede ai giornalisti di restituirgli dignità

Chiodi, dopo l'interrogatorio di ieri in Procura per l'inchiesta riguardante i presunti rimborsi e le spese gonfiate, passa al contrattacco.

Nella conferenza stampa convocata questa mattina, annunciata già da diversi giorni, il Presidente della Regione chiede innanzitutto che la stampa gli restituisca la dignità, riferendosi alle polemiche ed ai pettegolezzi circolati in questi giorni dopo che aveva ammesso di aver passato una notte con un'altra donna, la stessa che poi ha ottenuto l'incarico per le Pari Opportunità.

Chiodi, per quanto concerne l'inchiesta, si dice tranquillo e certo di aver chiarito tutti i dubbi ai magistrati. Le spese contestate nel periodo dal 2009 al 2012 ammontano a 29 mila euro, per 184 missioni istituzionali, in Italia e all'Estero.

"Che si trattasse di due persone e quindi che non ci sono stati raggiri lo conferma la fattura" ha detto Chiodi in riferimento proprio alla notte passata con la Marinelli.

Il problema sembra essere sorto per la dicitura generica "incontro istituzionale" indicata sulle fatture delle missioni, una pratica che, continua Chiodi, va avanti da 20 - 30 anni.

"Voglio dire agli abruzzesi che non c'e' accusa piu' infamante di essere considerato una persona che fa la cresta sui rimborsi. Non c'e'. E quindi su questo punto spero di aver chiarito tutto e spero anche che di questa cosa la Procura possa tener conto" ha dichiarato il Presidente.

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