Inchiesta Parco del Lavino Lettomanoppello, chiesto processo per 3 persone
A chiedere il processo per 3 degli indagati sono stati il procuratore capo di Pescara Massimiliano Serpi e il procuratore aggiunto Anna Rita Mantini che insieme conducono l'inchiesta
Tre richieste di rinvio a giudizio per altrettante persone nell'ambito dell'inchiesta sull’appalto la realizzazione del Parco del Lavino a Lettomanoppello.
A chiedere il processo per 3 degli indagati sono stati il procuratore capo di Pescara Massimiliano Serpi e il procuratore aggiunto Anna Rita Mantini che insieme conducono l'inchiesta.
La richiesta di rinvio a giudizio, con l'accusa di turbativa d'asta, riguarda:
- Paolo D'Incecco (ex dirigente del settore Opere pubbliche e manutenzione della Provincia di Pescara);
- Tino Di Pietrantonio (geometra);
- Gianluca Marcantonio (architetto).
Per tutti e tre cadono le accuse di corruzione e falso ideologico. L'accusa, nei confronti di D'Incecco, Marcantonio e Di Pietrantonio, è di avere "turbato il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto dell'iter selettivo volto alla scelta dei liberi professionisti da incaricare nell'ambito della procedura relativa alla fase progettuale preliminare ed esecutiva del Parco".
All'inizio nell'inchiesta erano coinvolti 9 indagati tra i quali l'ex governatore Luciano D'Alfonso, la cui posizione era già stata stralciata tempo fa insieme a quella del collaboratore dell'ufficio di presidenza Fabio Ferrante. Adesso è stata chiesta l'archiviazione anche per l'ex presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, per il geologo Giovanni Ciccone e per l'architetto Mauro Zaccagnini.