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Cronaca

Inchiesta Mare-Monti: torna libero Carlo Strassil

Torna in libertà Carlo Strassil, il progettista della Mare-Monti arrestato il 19 aprile scorso con l'accusa di corruzione. Per i giudici non c'è più il pericolo reiterazione del reato e che vengano inquinate e prove

E' tornato in libertà Carlo Strassil, il progettista della Mare-Monti, arrestato il 19 aprile scorso con l'accusa di corruzione.

L'ingegnere romano era recluso dal 22 aprile a San Donato, dove è stato trasferito dal carcere di Regina Coeli su disposizione del gip Luca De Ninis

La decisione l'ha presa il Tribunale del Riesame dell'Aquila, a cui avevano fatto ricorso i legali dell'ingegnere romano, Andrea Melucco e Francesco Gianzi.

Oltre a Strassil, nell'inchiesta Mare Monti, sono coinvolte altre 11 persone. Tra loro gli imprenditori Alfonso, Carlo e Paolo Toto e l'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso.

Nella giornata di lunedì, gli agenti del corpo forestale dello Stato hanno perquisito, a Roma, una società intestata al figlio di Strassil, sequestrando una gran quantitativo di documenti ora al vaglio del pm Gennaro Varone.

Il pm Gennaro Varone presenterà ricorso in Cassazione contro la decisione del Riesame dell'Aquila.

Gl abitanti vestini, in particolare quelli di Penne, hanno vissuto un vero e proprio incubo per una strada mai nata per davvero, la Mare-Monti appaltata 10 anni fa, e transitata per un chilometro e mezzo all'interno della Riserva naturale.

Secondo l'accusa una vera e propria truffa: l'impresa che doveva costruire la Mare Monti ha sospeso i lavori, chiesto e ottenuto una perizia di variante, compilto da sè gli atti pubblici e un nuovo progetto e, infine, ottenuto un fermo cantiere da un milione e 700 mila euro più Iva.

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