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Cronaca

Chiusa l'inchiesta bis sull'hotel Rigopiano, in 7 rischiano il processo

Ad aprire l'inchiesta per depistaggio è stata la Procura della Repubblica del tribunale di Pescara

I carabinieri forestali hanno notificato oggi, lunedì 15 aprile, gli avvisi di conclusione delle indagini per sette persone, che ora rischiano il processo nell'ambito dell'inchiesta bis sulla tragedia dell'hotel Rigopiano di Farindola a causa della quale persero la vita 29 persone il 18 gennaio del 2017.
Ad aprire l'inchiesta per depistaggio è stata la Procura della Repubblica del tribunale di Pescara.

Tra coloro che rischiano di finire a processo c'è anche l'ex prefetto del capoluogo adriatico, Francesco Provolo, oltre a: i due viceprefetti distaccati Salvatore Angieri e Sergio Mazzia, i dirigenti Ida De Cesaris, Giancarlo Verzella, Giulia Pontrandolfo e Daniela Acquaviva.

Uno degli elementi di novità, rispetto agli avvisi di garanzia, è che a Ida De Cesaris viene contestato anche il reato falso ideologico in atto pubblico. L'ipotesi dell'accusa, formulata dal procuratore capo Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, è di avere occultato il brogliaccio delle segnalazioni del 18 gennaio 2017 alla Squadra Mobile di Pescara, al fine di nascondere la chiamata effettuata dal resort alle 11.38, dal cameriere Gabriele D'Angelo, poi morto nella tragedia, al Centro coordinamento soccorsi per chiedere aiuto. 

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