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Cronaca

Inchiesta appalti asl, Mattucci e Dolce patteggiano due anni di reclusione: pena sospesa

I due erano imputati nell'inchiesta della Procura di Pescara sull’appalto pilotato da 11 milioni euro relativo all’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere

Domenico Mattucci e Luigia Dolce, tratti in arresto lo scorso 7 aprile nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pescara sull’appalto pilotato da 11 milioni euro relativo all’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere hanno patteggiato due anni di reclusione, come riferisce Ansa Abruzzo.
L'udienza si è tenuta davanti al gup (giudice per l'udienza preliminare) del tribunale e la pena è stata sospesa.

In aula erano presenti i pm Luca Sciarretta e Anna Benigni, il difensore di Mattucci, l’avvocato Giuliano Milia, e i difensori di Dolce, gli avvocati Matteo Cavallucci e Augusto La Morgia. 

All’epoca dei fatti, Mattucci era il presidente della Cooperativa “La Rondine”, che si aggiudicò l’appalto, mentre Dolce era coordinatrice della stessa coop. Entrambi erano finiti prima in carcere e poi ai domiciliari, per poi tornare in libertà il 14 maggio. In manette era finito anche Sabatino Trotta, 55 anni, dirigente del dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara, che nello stesso giorno del suo arrivo nel carcere di Vasto si suicidò.

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