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Cronaca Popoli

Incendio sul Morrone, il fuoco rallenta ma l'emergenza resta alta. Fermato un uomo

Riunione a Sulmona. Priorità d'intervento anche nel Parco del Sirente. Intanto i Carabinieri forestali e le Fiamme Gialle della Guardia di Finanza hanno bloccato un 70enne: è lui il piromane?

Dopo 12 giorni di altissima emergenza, sul monte Morrone il fuoco sembra dare tregua all'avanzata delle fiamme verso valle. Da questa mattina il fronte dell'incendio si è fermato risalendo lentamente verso la montagna. L'emergenza e l'allerta restano comunque alte. Oggi si è tenuta una riunione al Centro operativo misto (Com) di Sulmona presieduta dal presidente della Regione Luciano D'Alfonso alla presenza di tutte le forze impegnate nello spegnimento e dei sindaci dei territori interessati dagli incendi. Restano due le priorità d'intervento: il fronte del Morrone nella zona tra Bagnaturo e Roccacasale e quella del Parco del Sirente con i Comuni di Secinaro e Goriano Valli da questa mattina inclusi nel Com insieme a Castelvecchio Subequo e Gagliano Aterno e Molina. In azione a Sulmona l'elicottero Erickson e due Canadair con il supporto di elicotteri dei vigili del fuoco mentre un terzo Canadair sta lavorando sul rogo di Secinaro.

FERMATO UN UOMO - Intanto i Carabinieri forestali e gli uomini della Guardia di Finanza nel corso di un controllo a seguito degli incendi, hanno bloccato un uomo nei pressi di un maneggio, ai piedi del monte Morrone. Nel cofano dell'auto trovato un vero e proprio kit con candele di grande dimensione, diluente, vernice e colla bostik. L'uomo, un 70enne pensionato di Pratola Peligna, dopo essere stato fermato è stato sottoposto a sommarie informazioni, con il conseguente sequestro del materiale sospetto che portava nel bagagliaio della sua Polo rossa. Davanti agli investigatori il 70enne si è difeso sostenendo che si trovava da quelle parti perché stava andando a prendere un caffè nella frazione di Bagnaturo, tra Sulmona e Pratola Peligna, e che il materiale era lì già da qualche tempo e che lo doveva buttare, negando qualsiasi connessione con gli incendi. Gli investigatori non hanno creduto al racconto e lo hanno accompagnato a casa scortato, in attesa di eventuali provvedimenti della magistratura.

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