Chiede 50 euro per la restituzione di uno smartphone rubato ma all'appuntamento ci sono anche i carabinieri, minorenne arrestato
I carabinieri hanno arrestato un ragazzo nella zona dell'area di risulta a Pescara con le accuse di tentata estorsione e ricettazione
Un ragazzo minorenne è stato arrestato dai carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pescara, in flagranza dei reati di tentata estorsione e ricettazione, nella zona dell'area di risulta di Pescara nella serata di giovedì 15 giugno.
In particolare, in base alla ricostruzione di quanto successo, il giovane, sarebbe venuto in possesso di un telefono cellulare oggetto di furto ai danni di altra vittima, anche questa minore.
Il genitore di ques'ultima ha chiamato telefonicamente il numero della propria figlia.
Ma alla risposta il giovane poi tratto in arresto per la restituzione del telefono avrebbe chiesto la somma di 50 euro fissando l’incontro all’area di risulta. A questo punto, il padre della giovane vittima, dopo aver finto di accettare la richiesta estorsiva, ha immediatamente allertato i carabinieri che, prima dell’orario stabilito per lo scambio, si sono appostati nel luogo stabilito telefonicamente in precedenza, nei pressi dell’area di risulta zona ex silos, assistendo alla scena, e al momento della consegna del denaro hanno bloccato il giovane, di nazionalità straniera con il cellulare tra le mani. Il minorenne, al termine delle previste formalità, è stato accompagnato in un istituto di pena minorile abruzzese dove dovrà rispondere sia di ricettazione ma anche di tentata estorsione.
Il telefono cellulare è stato recuperato dai carabinieri e restituito al legittimo proprietario.