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Cronaca

Furto all'Aurum: spariscono due quadri dalla mostra di Francesca Raia

L'artista ha sporto denuncia e si spera che le telecamere possano dare una svolta alle indagini. Il suo sfogo: "Non è normale che chi come me promuove un'iniziativa per fare qualcosa di buono per questa città venga punita in un modo così barbaro"

È affranta Francesca Raia dopo l'amara scoperta fatta ieri: due dei suoi quadri esposti in questi giorni all'Aurum per la mostra "L'armonia dei contrasti", visitabile a ingresso libero fino al prossimo 3 marzo, sono improvvisamente spariti. Qualcuno, questa l'ipotesi più plausibile, li avrebbe rubati riuscendo anche a eludere la sicurezza, e la giovane artista non riesce a capacitarsi di quanto accaduto: "Sto malissimo", dice Raia a IlPescara.it riferendo di aver sporto denuncia alle forze dell'ordine.

"Non credo sia normale che una persona come me, che vuole prendere un'iniziativa e fare qualcosa di buono per questa città, venga punita in un modo così barbaro. Chi pensa di agire così non ha sensibilità d'animo e non ha un cuore. Non si può esprimere la sofferenza che mi sta arrecando questo bruttissimo gesto. Capisco che magari, senza rendersi bene conto delle proprie azioni, si possa anche arrivare a fare una cosa del genere ma, se gli autori di questo furto hanno una coscienza, li prego pubblicamente di riconsegnare i miei quadri in sede. Non si può togliere dignità all'arte, almeno questo".

L'altro dipinto sottratto a Francesca Raia

L'Aurum è provvisto di alcune telecamere di sorveglianza che potrebbero adesso servire nel dare una svolta alle indagini. L'attenzione, spiega l'artista, si starebbe concentrando sui video della giornata di lunedì 27 febbraio, tra le ore 18 e le ore 20, perché il colpo, in base a una prima ricostruzione, potrebbe essere stato messo a segno in quella fascia oraria. Saranno i carabinieri a vagliare le immagini, nella speranza che emergano elementi utili a individuare il o i responsabili.

Resta per Raia la profonda delusione per questo furto, e non solo, come spiega lei stessa: "Queste opere hanno un valore rispettivamente di 700 e 250 euro, ma oltre a ciò c'è di mezzo anche la mia anima perché io ho offerto proprio un'opportunità di capire la varietà degli opposti, riscoprire i valori e la molteplicità degli aspetti che può avere un'anima, e vengo ripagata così? È un atteggiamento frutto della mancanza di cultura di alcune persone: ad esempio, sul quaderno delle firme, ho trovato bestemmie e altre frasi irriguardose. Per me, comunque, non è finita qui. Stamperò molti volantini delle opere rubate e li affiggerò in giro per la città, perché qui si deve dare dignità all'arte e alla cultura. Non può passare inosservato quello che è successo".

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